Formare i delegati, costruire l'organizzazione

Nazionale -

Si è svolto ieri, 15 settembre, il primo corso nazionale di formazione per RSU tenuto da USB Scuola, al quale sono intervenuti circa 70 delegati eletti in tutt’Italia.

La giornata è stata aperta dal saluto di Pierpaolo Leonardi, componente dell’esecutivo confederale nazionale. Il suo intervento ha inquadrato il lavoro sindacale che svolgiamo quotidianamente nelle scuole nella prospettiva ampia della confederalità. L’introduzione di Ernesta Bevar ha fornito un quadro storico della nascita e dell’evoluzione di USB. Si è dato così avvio ad una discussione tecnica e politica che ha spaziato dalle tematiche più strettamente settoriali agli argomenti di ampio respiro politico che la nostra Organizzazione porta dentro le scuole, tra i lavoratori, nelle assemblee. 

Il nuovo CCNL e le ricadute sulla contrattazione integrativa sono stati alla base dell’intervento di Luigi Del Prete, che ha sottolineato come il ruolo della RSU, per quanto depotenziato, sia fondamentale nella riappropriazione da parte dei lavoratori della scuola del proprio ruolo e funzione per bilanciare lo strapotere di taluni DS convinti che la legge 107 li abbia resi “padroni” della scuola.

Rocco Coluccio ha presentato un importante approfondimento sulle problematiche specifiche del personale ATA, il cui ruolo e le cui funzioni vengono troppo spesso trascurate nella scuola.

Dario Furnari ha approfondito la normativa e le posizioni di USB su Alternanza Scuola-Lavoro, la cui funzione reale è crescere generazioni assuefatte allo sfruttamento e alla precarietà, e bonus di merito, premio per i docenti “amici” della dirigenza, ma per il quale USB in diverse scuole è riuscita ad ottenere una distribuzione ampia, quando non totale.

Lucia Donat Cattin ha approfondito la questione della formazione, spesso intesa dal Ministero come mero “addestramento” e soggezione dei docenti alle politiche di asservimento del Pubblico agli interessi del capitale stilate e imposte dall’Unione Europea, contro le quali USB e il Cestes proseguono nel percorso di formazione critica e metodologica dei docenti.

Infine, Alessandro Piccolo ha illustrato il modo in cui le politiche economiche dell’UE si ripercuotono con violenza nella vita quotidiana dei lavoratori della scuola e del Pubblico Impiego tutto, con la riduzione degli investimenti nell’istruzione, il taglio progressivo e costante del FIS e gli aumenti miserabili legati al rinnovo contrattuale, argomenti che spiegano, almeno in parte, le motivazioni della raccolta di firme che USB porta avanti per arrivare all’eliminazione del pareggio di bilancio (art. 81) dalla Costituzione.

La giornata si è svolta in un clima di costante interesse per concludersi con gli interventi dalla platea, che hanno mostrato come la formazione oltre ad essere un passaggio fondamentale per svolgere al meglio il nostro ruolo, sia fonte di stimoli e di spunti politici.

La formazione politica e sindacale di USB proseguirà costantemente con attività locali e nazionali, in presenza e online. Così come prosegue, ogni giorno con maggiore consapevolezza e forza, l’azione dei delegati e degli attivisti all’interno delle scuole.