"VALUTAZIONE, RANKING, PRODOTTO SCOLASTICO, EFFICIENZA, FLESSIBILITÀ COSA HA A CHE FARE TUTTO QUESTO CON LA SCUOLA?"

Ferrara -

Grande successo dell’iniziativa dell’Unione Sindacale di Base e dei Giovani Comunisti organizzata al cps Resistenza di Ferrara

Lavoratori della scuola, studenti (universitari e medi) e genitori hanno riempito rapidamente la sala preparata per l’incontro per ascoltare i relatori G. De Michele (Coordinamento istruzione pubblica), B. Morleo (Unione Sindacale di Base), I. Bregola (segreteria Rifondazione Comunista) e due rappresentanti dell’Unione degli Studenti.

Gli interventi che si sono susseguiti hanno illustrato come i quesiti Invalsi non rappresentino un metodo “oggettivo” di valutazione della scuola, ma piuttosto un tentativo di scardinamento del sistema scolastico che si aggiunge alle ipotesi di estensione del DDL Fornero al Pubblico Impiego, al DDL 953 Aprea sulla privatizzazione delle scuole, alla “sperimentazione” Formigoni sulla chiamata diretta dei presidi e alla proposta di abolizione del valore legale del titolo di studio. Un disegno unitario che è ben descritto nello studio “Un sistema di misurazione degli apprendimenti per la valutazione delle scuole: finalità e aspetti metodologici” di Ichino, Vittadini e Checchi, consulenti del ministro Gelmini e dell’attuale governo. La scuola che si vuole costruire è una scuola della “misurazione” più che della “valutazione” in cui gli spazi di confronto democratico per docenti e di costruzione di pensiero critico per gli studenti vengono eliminati a vantaggio del dirigismo e di una presunta efficienza, in perdita della libertà di insegnamento a favore dell’addestramento ai quiz. Da una parte docenti sempre più “precari” che devono farsi concorrenza per piacere al Dirigente scolastico, dall’altra studenti che vanno a scuola per prepararsi al mercato del lavoro.

Nel dibattito che è seguito, molti sono stati gli interventi dei genitori che hanno evidenziato come tutta l’operazione Invalsi sia stata da loro vissuta in maniera inconsapevole: solo attraverso la stampa hanno saputo che ai figli minorenni venivano posti quesiti che violano la privacy delle famiglie senza che fosse stata chiesta la loro autorizzazione. Hanno proposto quindi di boicottare le prove.

Anche i docenti presenti hanno proposto varie forme di boicottaggio: dalla richiesta di ordini di servizio da impugnare successivamente all’adesione allo sciopero indetto per l’8, il 9 e il 16.

L'USB invita a comunicare tutte le irregolarità (sostituzione di colleghi in sciopero) e a presentare atti di rimostranza e farsi fare gli ordini di servizio. Sappiamo che la strategia dei DS è quella di non farli perchè sanno che sono illegittimi, ma speriamo che qualcuno li faccia perchè vogliamo impugnarli.

qui l'intervento di Girolamo De Michele:

www.carmillaonline.com/archives/2012/03/004237.html