Protocollo di Trento: CGIL e CISL genuflessi alla Spending Review Prove tecniche di contratto nazionale

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Una manciata di assunzioni in cambio di tagli agli organici e aumento dei carichi di lavoro: ecco come si fa la solidarietà con il Governo!

Non mollano. Ogni giorno il “nuovo che avanza” ci riporta a fine Ottocento.

Neanche noi ci fermiamo: il 19 Sciopero generale dei lavoratori pubblici!


Trento, provincia autonoma dove già da decenni la delega sulla scuola da parte del Governo alla Provincia è pressoché totale; circa 8.000 addetti nella scuola statale, tra personale ATA, docente ed educativo, altri 1400 della scuola d'infanzia provinciale.

Come tutte le provincie d'Italia ha visto in questi anni tagli, pur mantenendo livelli di spesa molto più elevati che nel resto d'Italia e che (sorpresa..!) ha prodotto anche per i rilevatori OCSE i miglior risultati del paese.

A Trento, come ovunque, cresce il numero di studenti mentre cala quello del personale.

Quasi 3.000 i precari della scuola statale tra iscritti alle graduatorie e i vincitori di concorso, ogni anno 360 i posti vacanti per i docenti e altri 300 per il personale ATA .

Altri 600 i posti annuali nella scuola provinciale.

In totale, statali e provinciali, 1.200 annuali, 6.000 contratti di supplenze brevi ogni anno.


I lavoratori trentini, come tutti gli altri hanno il contratto di lavoro bloccato dal 2009, a differenza del resto d'Italia, anche la gestione finanziaria del personale è data alla Provincia, con la relativa possibilità di stipula di contratti e accordi anche su assunzioni e organizzazione del lavoro.

Negli ultimi anni, come vanta il Presidente della Provincia, i docenti hanno visto il loro salario aumentare, circa 1000 euro nette l'anno, insieme all'orario di lavoro 40 ore annuali in più da utilizzare per l'aggiornamento (10), le supplenze brevi (10), progetto d'istituto (20), così era fino a quest'anno.

Primi di maggio, CGIL e CISL firmano un Protocollo d'Intesa sul “miglioramento dell'Offerta Formativa” e per un piano di stabilizzazioni del personale della scuola. UIL e GILDA non firmano.


In cosa consiste: Piano di assunzioni per i DOCENTI


200 part-time nella scuola provinciale il prossimo anno oltre ai posti lasciati dai pensionati

da cui togliere gli eventuali esuberi, il resto verrà assegnato mediante concorso


fino ad un massimo di 500 posti nella scuola statale cioè i rimanenti dei posti vacanti dopo i pensionamenti, a cui vanno tolti tutti i posti dei docenti in dotazione provinciale speciale, gli esuberi creati dai tagli precedenti e tutti i posti di sostegno.

Quanti ne rimarranno effettivamente da destinare ai precari? Intendono coprire il numero dei posti lasciati dai pensionati? Con la Legge Fornero pochi usciranno sui propri piedi dalla scuola.


In cambio?

prolungamento dell'orario, flessibilità anche per i part time, mobilità forzosa, aumento delle ore prima destinate alle attività funzionali, di programmazione didattica e documentazione per coprire le supplenze brevi. Addirittura le supplenze brevi assegnate ai docenti di ruolo (tutti e non solo i neo assunti) possono essere date su più scuole!! (è forse l'organico funzionale tanto caro al Governo e ai sindacati collaborazionisti?)

Per le superiori, va ricordato che già nel 2011, un accordo firmato dai sindacati obbligava tutti i docenti ad un recupero di 70 ore per l'eventuale articolazione dell'orario sui 50 minuti decisa dal collegio docenti, che in genere viene attivata per andare incontro a particolari problemi di spostamenti degli studenti.

Prendendo ad esempio un docente di scuola superiore, dopo questo accordo, oltre alle 80 ore previste dal contratto nazionale per le attività funzionali, dovrà svolgere 70 ore per il recupero orario ridotto, e altre 40 pagate dalla Provincia.

Di queste 190 ore oltre quello di lezione, 80 andrebbero in supplenze brevi.

Gli altri statali ne dovrebbero fare “solo” 30, e i provinciali 15.

Nel giro di tre anni, tra vari accordi e contratti mediamente solo con l'incremento del carico di lavoro, inteso proprio come ore lavorate in più dai docenti, l'Amministrazione ha risparmiato centinaia di migliaia di ore lavorate che sarebbero diventate posti di lavoro per i giovani, ormai non più troppo iscritti nelle graduatorie.

Dal prossimo anno questo “risparmio” potrebbe arrivare dalla riduzione di poco meno di 500 posti di lavoro, oltre tutti i risparmi derivanti dalle attività prima pagate con i Fondi per le attività aggiuntive (dai corsi di recupero all'accompagno dei studenti in gita) e ora richiesti in forma di recupero.

Non hanno dimenticato nessuno: alla scuola media i docenti che non riescono a coprire tutte le ore da recuperare può andare a fare la sorveglianza in mensa, e per questo neanche un part time viene riservato agli Educatori.


Per il personale ATA??

riscrittura dei profili professionali, forse l'assunzione di 60 bidelli ma ancora non ci sono notizie certe, sembra che non riescano a trovare il modo di far pagare con gli interessi queste assunzioni!!


Nello stesso accordo, una parte di lavoratori, avranno però pagato lo scatto d'anzianità del 2012: con il residuo del fondo per l'accessorio già decurtato quest'anno e in busta ancora non si vede neppure lo scatto.

 

Parte dei risparmi prodotti da questo Protocollo verranno poi nel 2016 direzionati per il sostegno dei ragazzi immigrati e per quelli con i BES!!

 

Non sfugge la direzione generale di questi accordi per ora fatti in Provincia di Trento, che somigliano molto allo scempio dei contratti di “solidarietà” con il proprietario delle scuole private ( fino al 25% la riduzione formale dell'orario ed effettiva dello stipendio) e con la logica che stava dietro anche all'Accordo Nazionale del 2011 per i neo assunti ai quali è stato tolto uno scaglione di anzianità di servizio. Poco ci consola la “vittoria” della Flc-CGIL che vanta di aver portato nei collegi docenti la decisione di come utilizzare le ore di lavoro aggiuntive!


EQUIPARAZIONE CON IL PRIVATO, ora che le paghe dei dipendenti pubblici sono diventate più basse dei lavoratori privati, la proposta di un contratto unico tra scuola pubblica e privata diventa sempre più vicina. La dignità, i diritti, compreso quello di avere una paga e una pensione decente, in cambio di una manciata di posti messi in palio nel carrozzone dei concorsi, purtroppo spesso “truccati”.

Non abbiamo toccato il tema delle conseguenze sulla didattica, ma questo ogni docente e studente lo sa, sa cosa significa vivere nella scuola così ridotta (rovinata).

Il MOLOCH delle compatibilità finanziarie con il recupero del Debito dello Stato deve passare sulla pelle dei lavoratori e della popolazione, le chiamano ASSUNZIONI e invece sono altri tagli agli organici, la chiamano RIQUALIFICAZIONE dell'Offerta Formativa sono le classi piene e la precarietà e disoccupazione come ricatto perpetuo per tutti i lavoratori.


 

Noi per non sbagliare SCIOPERIAMO!!