10 Novembre: la scuola sciopera!

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Il 10 Novembre un grande sciopero generale dei settori pubblici e privati vedrà protagonista la Scuola Pubblica Statale, per dare un segnale chiaro contro gli effetti nefasti della legge 107. I tre più forti sindacati di base della scuola, USB-COBAS-UNICOBAS, dopo il riuscitissimo sciopero del 17 marzo che ha visto più di 30.000 docenti incrociare le braccia, ritrovano unità d'intenti e di azione per portare la Scuola al centro di uno sciopero generale teso a contrastare le politiche economiche e sociali del governo, a cominciare dalla prossima legge di stabilità.

Il blocco del rinnovo dei contratti pubblici, che vede più di un milione di lavoratori del comparto Scuola con stipendi lontanissimi dalla media europea, i processi di aziendalizzazione e gerarchizzazione che stanno snaturando e affossando la Scuola Pubblica Statale, lo sfruttamento imposto dall'alternanza scuola-lavoro e la barbara competizione voluta dalla legge 107 con chiamata diretta e bonus premiale, l'assenza di una politica tesa a valorizzare le professionalità del mondo della Scuola, una formazione imposta ai docenti che troppo spesso non incontra gli interessi della Scuola, ma sempre quelli del mercato, questi sono alcuni dei temi che vedranno i lavoratori della Scuola dello sciopero unitario del sindacalismo di base il 10 Novembre” afferma Luigi Del Prete, dell’esecutivo nazionale USB Scuola.

“USB scuola chiama i lavoratori del settore alla lotta e allo sciopero, a fianco di tutti gli altri lavoratori, perché le distruttive politiche scolastiche del partito unico PD/Forza Italia degli ultimi vent'anni e la subalternità politica dei sindacati gialli, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, non hanno sfiancato la resistenza dei lavoratori della Scuola, che aderendo numerosi allo sciopero dei sindacati conflittuali, sapranno dimostrare ancora una volta di essere vivi e di non essersi rassegnati alla pessima scuola di Renzi, della Confindustria e della BCE” conclude Del Prete.