Elezioni CSPI: USB cresce in termini di voti e consensi, unica alternativa al sindacalismo collaborazionista. 

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I risultati finali delle elezioni del CSPI (Consiglio superiore della pubblica istruzione), giunti dopo una infinita trafila burocratica che dice tanto dello stato dell'istituzione scolastica, ci restituiscono uno scenario sindacale in cui la crescita di USB appare indiscutibile. 
Raddoppiati i voti in tutti gli ordini di scuola in cui abbiamo presentato le liste. Il  risultato è davvero rilevante tra i docenti della scuola secondaria di secondo grado e il personale ATA, con i nostri candidati Luigi Del Prete e Flavia Manzi che superano entrambi le 1500 preferenze, purtroppo non sufficienti per l'elezione. 
Il dato di fatto però è che USB risulta l’unica organizzazione del sindacalismo conflittuale che cresce rispetto al 2015, con un numero di voti che raddoppia anche il numero degli iscritti, dimostrando che le lotte portate avanti in questi anni per la difesa della scuola pubblica statale sono state viste e riconosciute dai lavoratori. Quasi un decennio, quello trascorso dalle ultime elezioni CSPI: erano i tempi dell'ultima ondata di proteste di massa da parte di insegnanti e ata, vale a dire la lotta contro quella "Buona Scuola" renziana che ha trasformato in maniera strutturale e probabilmente irreversibile la scuola pubblica del nostro Paese, accelerando in maniera preoccupante i livelli di burocratizzazione dell'insegnamento, di aumento dei carichi di lavoro per il personale docente e Ata e di privatizzazione, aziendalizzazione e oggi militarizzazione delle scuole. Tutto questo ha prodotto nelle scuole un diffuso senso di malessere, che ancora stenta a trovare uno sbocco politico chiaro e strutturato. In questo quadro, la periodica oscillazione in alto e in basso dei sindacati concertativi e collaborazionisti, ormai ridotti con sfumature diverse ad "agevolatori" di questa mutazione, cambia ben poco gli equilibri reali. 

Noi ora pensiamo alle sfide che abbiamo di fronte nei prossimi anni, fin dalle prossime RSU, a fianco degli studenti e con l'obiettivo di formare davvero un mondo diverso. 
La scuola italiana oggi può trovare in Usb l'unico soggetto con un progetto politico e sindacale davvero alternativo. Proveremo a farlo crescere con la pazienza e la determinazione che hanno caratterizzato il nostro lavoro. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto. La lotta continua