USB -Scuola: dalla Assemblea Nazionale dei delegati il 18 maggio alla Manifestazione Nazionale della SCUOLA del 26 MAGGIO nessun "patto sociale" con chi ci affama, no al Protocollo del 3 maggio

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Dopo la manifestazione del 21 aprile a Milano contro la legge Formigoni-Bossi, dopo le 3 giornate di sciopero e boicottaggio dei quiz Invalsi, la primavera di lotte con USB prosegue in piazza, al fianco dei Coordinamenti dei precari, nella manifestazione nazionale della scuola del 26 maggio a Roma, contro la chiamata diretta dei docenti, la legge Aprea, che completano il processo di privatizzazione della scuola statale nel più generale quadro di smantellamento dei servizi pubblici, con il lasciapassare di CGIL, CISL, UIL, UGL e simili.


Il protocollo del 3 maggio, sostenuto da tutti i sindacati collaborazionisti e che solo l’USB si è rifiutata di sottoscrivere segna una forte accelerazione nella realizzazione dei piani di fare cassa del Governo Monti e della BCE. Altri 70 miliardi di tagli fino al 2014, più o meno la cifra degli interessi all'anno che pretendono banche e multinazionali per un debito di cui sono responsabili.


Il protocollo del 3 maggio ha marcato nettamente la demarcazione tra i lavoratori organizzati che si difendono sapendo che i propri interessi coincidono con quelli generali di pace, libertà e giustizia sociale, e chi, invece, è pronto a svenderli pur di riappropriarsi di uno spazietto di cogestione dell'esistente. Il patto “sociale” per cui si stanno sbracciando è la volontà di far dichiarare ai lavoratori la propria resa incondizionata al durissimo attacco alle proprie condizioni di vita e di lavoro.

E' la cancellazione dei lavoratori anche nel pubblico impiego: dai diritti, alla dignità, passando per la loro funzione sociale fino alla cancellazione fisica.

Per noi il vero patto sociale fu sancito con la Costituzione Italiana.


Non può esistere la SCUOLA senza il rispetto per i lavoratori e la gioventù.

Non può esistere una società degna di questo nome senza la SCUOLA, libera, laica e di massa.


Domani si riuniranno tutti i delegati USB del pubblico impiego al cinema Farnese di Roma dalle ore 9.30, per decidere il percorso di mobilitazione della categoria fino allo sciopero.

Il 26 sarà una giornata di discussione e lotta a Roma: la mattina con l'assemblea nazionale indetta unitariamente da forze importanti e significative del lavoro nel pubblico e nel privato, per condividere e generalizzare la mobilitazione; nel pomeriggio il corteo della Scuola.