A Bologna USB difende la lotta contro la chiusura delle scuole
BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI
Si pensa che chi lavora e studia all’istituto Fioravanti di Bologna sia brutto, sporco e cattivo. Non ci sono né brutti né sporchi ma sicuramente cattivi.
Siamo cattivi perché non vogliamo ancora una volta che siano le persone più deboli e con meno possibilità economiche a dover subire i processi di ristrutturazione scolastica e urbana.
Vogliono chiudere una scuola professionale in centro e spostarla in periferia, creando un grosso disagio a tutti gli studenti che vivono sparsi per tutta la provincia e mettendo a rischio decine di posti di lavoro, perché la città deve essere una vetrina e quindi le professionali non ci possono stare!
Il Fioravanti è una scuola già da diverso tempo abbandonata a se stessa, dove già i lavoratori della scuola denunciavano una situazione intollerabile sia sotto il profilo contrattuale sia sotto quello della formazione da dare agli studenti, i laboratori sono inservibili e manca materiale didattico.
Si vuole creare un centro cittadino solo per chi può permetterselo, dove in nome della speculazione e degli interessi dei soliti noti si ridisegna una città per ricchi. In queste settimane a Bologna l’amministrazione comunale e provinciale per fare cassa vuole svenderanno migliaia di metri quadri di patrimonio pubblico, dalle 10 ex caserme, alla maternità di via d’Azeglio. Gli speculatori le acquisteranno pagando 1 e ricavando 1000 trasformandole in alberghi e case di lusso.
Il diritto all’abitare vuol dire per noi difendere gli interessi popolari, contro chi ci vuole espellere dalle città, contro chi vuole creare scuole ghetto, contro chi ci vuole esclusi da tutto. Non vogliamo essere studenti, lavoratori e cittadini di serie B.
DIFENDERE LA SCUOLA FIORAVANTI
PER I LAVORATORI E GLI STUDENTI
PER IL DIRITTO ALL’ABITARE PER TUTTI/E
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