Alba (CN): assemblea USB Scuola conferma l'opposizione alla 107
Si è svolta questa mattina, presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” di Alba, l’assemblea sindacale territoriale indetta da USB Scuola. L’assemblea ha visto una nutrita partecipazione di docenti e ha toccato i punti più contestati della legge 107, quali la gestione dell’organico dell’autonomia e del bonus premiale, nonché le indicazioni del MIUR sul piano di formazione nazionale per i docenti. Dopo l’introduzione di Michelangelo Caponetto di USB Scuola Alba, Silvia Bisagna, dell’esecutivo nazionale USB Scuola, ha illustrato gli effetti negativi dell’applicazione della legge 107 che si sono mostrati più evidenti in questo inizio di anno scolastico: dalla gestione autoritaria della mobilità da parte del ministero, all’assenza di chiarezza sulle nomine triennali, ai criteri spesso arbitrari di gestione dell’organico dell’autonomia, alle modalità di assegnazione del bonus premiale. La sindacalista ha sottolineato con forza l’importanza dell’unità delle lotte dei docenti e la necessità di far sentire la propria voce negli organi collegiali, a partire dal collegio docenti, senza, inoltre, dimenticare la battaglia fondamentale per il rinnovo del contratto, bloccato da anni, con conseguente perdita del valore reale degli stipendi dei lavoratori della scuola. Lorenzo Giustolisi, di USB Scuola Piemonte, è intervenuto sul tema della formazione, rimarcando come i docenti rivendichino il diritto ad una vera formazione, che non può essere imposta dall’alto, a pagamento, su temi indicati preventivamente dal ministero in ossequio a logiche privatistiche e aziendalistiche. La formazione deve essere gratuita, in orario di servizio e su temi decisi dagli insegnanti, che riportino al centro la fondamentale funzione della scuola nel costruire sapere critico e nel formare alla cittadinanza democratica. Numerosi sono stati gli interventi di colleghi che hanno rimarcato come dai provvedimenti del Governo vengano continuamente umiliati il ruolo dell’insegnante e la considerazione sociale del ruolo della scuola. Negli interventi è stato evidenziato come le politiche che colpiscono la scuola non possono essere comprese né contrastate senza fare riferimento al contesto politico più generale e al ruolo periferico che l’Italia occupa all’interno degli equilibri di potere dell’Unione Europea e nella divisione internazionale del lavoro; un contesto che conduce a politiche caratterizzate dallo smantellamento dello Stato sociale, dalla privatizzazione dei servizi pubblici, dall’attacco ai diritti e ai salari dei lavoratori, nonché dalla progressiva restrizione degli spazi di partecipazione democratica. Per queste ragioni USB si è schierata con convinzione, come unica organizzazione sindacale facente parte del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, per il NO al referendum sulle modifiche costituzionali del prossimo 4 dicembre e sarà impegnata fino alla data del voto per costruire una veemente campagna per il NO SOCIALE allo stravolgimento della Costituzione.
Nelle conclusioni, Silvia Bisagna ha richiamato i punti salienti della piattaforma di USB Scuola, che sono stati consegnati al MIUR nell’incontro dello scorso 8 novembre e che è possibile leggere sul nostro sito: scuola.usb.it
USB SCUOLA NON SI RASSEGNA E CONTINUERA’ LA LOTTA CONTRO L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 107. UNISCITI A USB SCUOLA