Alternanza scuola lavoro: Valditara non convoca USB, il sindacato che ha chiesto subito di abolire i PCTO. Lo sciopero del 10 febbraio acquista ancora più valore
Dopo la partecipazione di USB al tavolo organizzato il 12 gennaio al Ministero del Lavoro sul tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, in cui il ministro Calderone aveva annunciato l’avvio di un tavolo tecnico sul tema dell’alternanza scuola lavoro (PCTO) per giovedì 26 febbraio, il ministro dell’Istruzione Valditara ha deciso di non convocare USB: una scelta politica chiara che esclude l’unica organizzazione sindacale che ha chiesto fin dall’inizio l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro.
Un atto grave che apre una fase di conflitto tra Ministero dell’Istruzione e USB e mostra con chiarezza a cosa miri questo tavolo zeppo di associazioni datoriali e che non vede alcuna voce di dissenso.
L’USB in questi anni ha portato avanti con Rete Iside un’intensa campagna di denuncia delle condizioni in cui si sono svolte le attività di alternanza scuola lavoro, in assenza totale di sicurezza per gli studenti e le studentesse, come testimoniano la morte di ben tre studenti lo scorso anno scolastico e i numerosi incidenti con serie conseguenze per gli studenti.
Ma non basta: ancora una volta si tiene fuori dal confronto anche l’universo studentesco che in questi anni ha lottato per l’abolizione dell’alternanza e a cui USB ha sempre provato a dare voce, denunciando le politiche in tema di istruzione e lavoro portate avanti dai governi di ogni colore politico, perché sostanzialmente volte solo a fornire manodopera gratuita e senza diritti alle imprese.
La decisione di scioperare il 10 febbraio anche sui temi dell’alternanza scuola lavoro acquista un valore ancora più profondo: in quella giornata chiederemo al ministro di dare voce a chi quella scuola la vive e la conosce, rispettando, ad un anno dalla morte di Lorenzo, quanti oggi chiedono che l’alternanza non sia riformata ma cancellata. Questo avremmo detto oggi al tavolo tecnico e questo è quanto continueremo a sostenere anche in futuro.
Unione Sindacale di Base