Carràmba che sorpresa! L'OCSE ci dice che la scuola italiana è un disastro
in allegato la Scheda Paese (ita) e il Rapporto completo (eng)
In quattro pagine di Scheda l'OCSE, un organizzazione non proprio al fianco dei lavoratori, dipinge una situazione deprimente dello stato della scuola italiana. Non è la prima volta e non sarà l'ultima.
Diminuiscono i finanziamenti e il tasso di scolarizzazione superiore ed universitaria, si alza l'età media dei docenti e diminuisce il potere d'acquisto dei loro stipendi, solo l'orario di lavoro non è poi tanto diverso.
Noi non ci sorprendiamo, perché nel presente si costruisce il futuro. Le promesse della nuova Ministra di “cambiare rotta” sono già tradite dall'aumento dei finanziamenti ai privati, non solo alle scuole paritarie, soldi che vanno alle Fondazioni private degli Istituti Superiori, alla formazione professionale, alle ditte esterne per gestire servizi essenziali tipo pulizie e vigilanza o per i servizi informatici e, per ultimo in ordine di tempo, anche per le attività di sostegno.
Intanto il contratto è bloccato dal 2009 e lo sarà almeno fino al 2017, concorsi truffa completamente insufficienti per il numero di posti di lavoro, il mancato rispetto dell'Accordo del 2011 siglato da CISL e UIL che in cambio di una manciata di posti ha tolto anche gli scatti di anzianità ai neo assunti, innalzamento dell'età pensionabile delle donne e il rafforzamento dei Fondi pensione, questi fatti dicono quali possibilità concrete possa avere la scuola di risollevare le sue sorti.
Nel frattempo però i sindacati collaborazionisti (CGIL,CISL, UIL e UGL) annunciano entusiasti la loro vittoria per la riapertura dei contratti ma solo per la parte normativa! Ecco che la scuola dell'autonomia scolastica mostra il suo vero volto: tagli e vincoli di spesa sul piano finanziario e la Riforma “Brunetta” del dispotismo dei Dirigenti.
Una nota positiva però c'è, l'annuncio del sottosegreteario Andrea Doria che il Governo ha stanziato 300 milioni di euro per la sicurezza dell'edilizia scolastica!
Negli ultimi dieci anni siamo a quota 1.800 milioni “annunciati” mentre il Ministero delle Infrastrutture, dieci anni fa, quantificava in 13.000 milioni il fabbisogno delle scuole solo per la messa a norma dell'anticendio e dell'antisismica. E da qualche giornale trapela che i Fondi Europei sono stati spesi solo per il 30%!!
USB non si meraviglia e chiama i lavoratori a tenere alta la guardia contro tutte le infiltrazioni private, più o meno lecite, nella scuola statale.
Fintanto non rompiamo il ricatto della politica dell'Unione Europea e il ricatto del debito non avremo speranze per la Scuola.
La mobilitazione e la costruzione di un vero e grande sindacato dei lavoratori sarà la vera sorpresa dei prossimi anni.
invitiamo i lavoratori a leggere almeno la Scheda Paese in italiano e ai più coraggiosi forniamo anche il Rapporto completo in inglese.