Carta del Docente, il MIM ancora non adempie ai propri doveri

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Il cosiddetto “decreto salvainfrazioni” è in vigore dal 10 agosto 2023 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/06/13/23G00080/sg). Tale decreto, a seguito delle innumerevoli soccombenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito nei tribunali di tutto il paese, estende il diritto alla Carta del Docente, solamente per l’anno 2023, anche ai precari con contratto al 31 agosto. Lungi dall’essere soddisfacente, lasciando fuori una enorme parte dei docenti precari dalla fruizione dell’unica forma di agevolazione per adempiere all’obbligo di formazione previsto dal contratto, ovvero i supplenti con contratto al 30 giugno, resta un passo avanti. Resterebbe un passo avanti, considerato che al 29 novembre nessun docente a tempo determinato ha potuto accedere alla piattaforma, né gli “aventi diritto” secondo decreto, né i vincitori delle cause giudiziarie che attendono anche gli arretrati spettanti.

USB Scuola a nome delle migliaia di precari in attesa di ottenere l’adempimento di un dovere da parte del MIM e un sollievo economico, che in un periodo di difficoltà come quello degli ultimi anni, per nulla alleviato dalla proposta di rinnovo contrattuale al limite del ridicolo e dagli anticipi che vogliono solamente tenere buoni gli animi prima del periodo natalizio, sollecita il MIM e il MEF ad erogare le cifre spettanti e a rispettare l’impegno preso ad agosto e le sentenze che continuano ad arrivare.

I docenti a tempo determinato che volessero aderire al ricorso possono compilare il form qui di seguito e verranno ricontattati per avviare le procedure https://form.jotform.com/221241082188349. Il ricorso è riservato agli iscritti e a chi si iscrive ad USB Scuola.