Come cacciare il personale inidoneo e togliere posti al personale ATA

Nazionale -

Alcune note e riflessioni (in corsivo) sulla circolare emanata il 10 agosto dal MIUR

Dirigente L.Chiappetta

Diretta al personale docente dichiarato permanentemente inidoneo all'espletamento della funzione docente, ma idoneo ad altre mansioni.


Non c'è nessun obbligo a presentare la domanda per passare al profilo di Assistente tecnico o Amministrativo.


Le domande possono essere presentate al Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale dal 14 agosto al 14 settembre 2011, utilizzando il modulo allegato oppure online dal (forse) 1settembre.


Per tutto l'anno scolastico 2011/2012 al personale tutto (compreso quello che non ha fatto domanda) verrà assegnata una sede provvisoria.

Il personale interessato verrà sistemato nella Regione della scuola in cui è attualmente assegnato sempre nell'ambito delle disponibilità (quali?del personale Ata o docente?).


Non si sa con quali criteri è possibile (e sarebbe saggio ) che ognuno rimanesse nella sede nella quale è già titolare o per la quale ha già fatto domanda di trasferimento/utilizzazione.


I criteri dell'assegnazione di sede per il 2012/2013 li stabilirà la contrattazione integrativa.


Stanno studiando altre disposizioni per consentire a chi ne ha i requisiti e non lo avesse fatto, di presentare domanda di pensionamento, con effetto immediato già per il 2011/2012.


Ad oggi i docenti inidonei sono trattati economicamente e per previdenza allo stesso modo dei loro colleghi idonei, dunque, se vanno in pensione con pochi anni di servizio la loro pensione sarà da fame, non come il personale inabile (inabilità assoluta e permanente a qualsiasi tipo di attività lavorativa) e al quale è invece garantito il riconoscimento del massimo dell'anzianità di servizio.


Per il futuro (c'è un decreto in preparazione): il docente inidoneo dovrà fare domanda di “passaggio” di profilo entro 30 giorni dalla dichiarazione, solo quando si apre la fase della mobilità avrà una sede definitiva nel frattempo rimarrà nella scuola di provenienza.


Chi non ha fatto domanda di passaggio o non ha trovato la sede richiesta disponibile deve presentare OBBLIGATORIAMENTE domanda di mobilità interministeriale presso le Amministrazioni dello Stato, le Agenzie o gli Enti Pubblici non Economici.


Cercheranno di tenerli (senza nessuna garanzia) nel Ministero dell'Istruzione e negli Uffici periferici (USP,USR) per i quali attualmente prestano servizio.


Le assunzioni presso altre Amministrazioni avverrà compatibilmente con le disponibilità disciplinate dalla legge. Se decidono di chiudere gli altri settori della Pubblica Amministrazione sarà difficile collocarci i docenti inidonei!


Per questa domanda occorre attendere un altro decreto di Tremonti, Brunetta e Gelmini, entro il 12 ottobre 2011 (90 giorni dalla pubblicazione della manovra finanziaria).


Insomma per quest'anno sembra che tutto debba rimanere così com'è, compresi gli stipendi.

Poi facciamo a fidarci.... (voi vi fidate di questo Ministero e dei Sindacati che dicono sempre si?) che fine farà il compenso accessorio RPD?


Qualsiasi modifica anche in questo caso, a nostro giudizio, rientra nel processo di smantellamento del Contratto Nazionale, ancora bloccato e chissà per quanto. Dopo l'eliminazione di un gradone per i neo-assunti, anche questa può essere considerata una deroga al Contratto Nazionale.


 

  • Problemi irrisolti/creati:


Premessa a chi non conoscesse il caso specifico e per chi nella scuola non ci lavora, ma sulla scuola decide:

  • i docenti inidonei non sono tutti uguali, non soffrono tutti degli stessi problemi (fisici o di adattamento o mentali);

  • moltissimi di loro svolgono nelle scuole un lavoro importantissimo di supporto didattico per le attività integrative e collaterali come nelle Biblioteche, nelle quali senza di loro a causa dei tagli su tutto il resto del personale sarebbero abbandonate;

  • molti sono negli Uffici del Ministero quelli Provinciali e Regionali, quegli Uffici in cui si riversano i problemi delle scuole e del personale, unici luoghi in cui è ancora possibile un rapporto, quasi, diretto con l'Amministrazione. Anche questi Uffici stanno subendo i tagli di personale e il processo “di eliminazione” con aggravio di funzioni e responsabilità per le Segreterie Scolastiche, il loro apporto diventa spesso fondamentale.

 

I criteri di assegnazione delle sedi e dei profili di questo personale non è cosa secondaria, per l'Amministrazione che dovrebbe tenere al suo buon funzionamento, ma soprattutto alla tutela della dignità dei quei lavoratori hanno più disagi e problemi.


Invece, chi fa la domanda entro il 14 settembre, ma anche chi non la fa, si trova nella condizione di non conoscere i criteri e le eventuali disponibilità del futuro profilo e sede;


La mobilità di questo personale non può essere liquidata con gli stessi criteri degli altri, per fare un solo esempio si può decidere di assegnare un posto in un Ufficio delle Agenzie delle Entrate, o in una Segreteria Scolastica, o a contatto diretto con gli studenti come in un Laboratorio di Chimica, solo sulla base dell'anzianità di servizio e un titolo di studio chissà di quanti anni fà?


La mobilità proprio per i problemi specifici di questo personale, a volte di cura, del personale può essere regionale o addirittura nazionale?

 

Non si può tacere il fatto che non sia prevista, neanche menzionata la preparazione specifica di cui i docenti avrebbero bisogno nel momento in cui si troveranno a svolgere funzioni di grande responsabilità come nelle Segreterie delle scuole o nei Laboratori.


  • Le assunzioni a tempo indeterminato del personale ATA, definite il 9 agosto con la Tabella provincia per provincia, prevede un “Accantonamento per inidonei” pari a 1.309 posti per gli Assistenti Amministrati (1.174) , Tecnici (126) e DSGA (9).


Riteniamo questa la conseguenza immediata più grave: si tolgono dei posti nella disponibilità del personale ATA a fronte di un provvedimento raffazzonato, incompleto e a vederlo con gli occhi di chi lavora nella scuola: insensato e ingiusto.

 

L'approccio dell'Amministrazione nei confronto di questi colleghi ad oggi mette in evidenza che questo Governo e il MIUR non hanno nessun interesse altro se non lo sfascio della scuola pubblica e per questo se la prendono con chi lavora e in particolare con chi ha più disagi e problemi, come i colleghi inidonei.