Concorsi ed Esame di Stato: per l’Azzolina inizia la “fase 6 - the walking dead”
Esami di Stato e concorsi in presenza, l’uno-due della Ministra Azzolina in tre giorni ci porta direttamente nella “fase 6 - the walking dead” della pandemia, per cui da un lato docenti ed alunni dopo quattro mesi di chiusura delle scuole e Didattica rigorosamente a Distanza dovranno tornarci per un Esame di Stato di cui non si sente alcuna necessità, dall’altro più di 80mila precari dovranno sostenere una prova computer based nella calura agostana, ammassati in centinaia, se non migliaia, in aule, palestre o, perché no, palazzetti dello sport. Una scelta incomprensibile, frutto dell’assenza totale di coraggio che avrebbe dovuto portare il Ministro a bandire un concorso per titoli e servizi, nonché concludere l’anno scolastico con uno scrutinio finale senza Esame di Stato.
Immaginiamo già le scene da serie horror, in cui studenti, insegnanti e candidati del concorso, bardati di mascherine di ordinanza, protetti da parafiati, che speriamo le scuole abbiano i soldi per acquistare, forse in realtà chiusi in una scuola fantasma, cercheranno di scampare agli “zombi sopravvissuti” che tentano di entrare.
La verità è che il Ministro dovrebbe dimettersi il prima possibile per consentire finalmente una gestione razionale del mondo della scuola di fronte alla più grave crisi mai avvenuta dalla fondazione della Repubblica. La sfida della salute pubblica è troppo importante per tutti per consentire al Ministro Azzolina di continuare a perseverare nei suoi errori.
È arrivato il momento di chiudere quest’anno scolastico tribolato senza alcun esame di Stato, consentendo inoltre ai precari di arrivare in cattedra il primo settembre con un concorso per titoli e servizi, concentrando le forze del ministero, degli Uffici Scolastici, dei dirigenti, di docenti ed ATA sull’anno scolastico 2020/2021, perchè dovremo garantire il diritto allo studio in una scuola pubblica statale che chiede investimenti in edilizia scolastica e molti più docenti e personale Ata, al fine di garantire scuole sicure, distanziamento sociale, salute pubblica, permettendo a tutti noi di superare la DaD, che - lo ribadiamo ancora - non è didattica, e consentire che si svolga in piena sicurezza un anno scolastico in presenza.
Per questo USB organizza una assemblea pubblica l’8 maggio alle ore 16:00, sul tema del precariato e della ripresa dell’anno scolastico, in diretta sulla nostra pagina FB e sui nostri siti, per ragionare insieme sulle forme della necessaria mobilitazione.