CONCORSI, ESUBERI E MOBILITÀ. La promessa di 300 mila posti entro il...... 2032! I giovani a concorso per prendere il posto in vecchiaia!
L'annuncio del ministro Profumo di un concorso, entro l'anno 2012, per 300 mila posti di lavoro nella scuola è sicuramente la notizia più bella degli ultimi anni, un bel regalo di Natale, in questo contesto di massacro sociale. Finalmente un Ministro ci dà ragione: è possibile e necessario assumere almeno 300 mila, tra insegnanti e personale ATA, per far funzionare la scuola.
Concorso si, concorso no.
Nessuna obiezione può essere fatta all'applicazione di una norma costituzionale come il concorso: tanto più deve valere il diritto al lavoro dei precari storici, con titoli formativi e accademici spesso superiori a tanti deputati e imprenditori che si permettono di insultare i lavoratori della scuola; ma, soprattutto, la Costituzione va riaffermata abrogando tutte le norme e leggi promosse dal Ministero Gelmini, condannato più volte per l'anticostituzionalità dei provvedimenti che hanno messo allo stremo la scuola. In questo modo riavremmo gli organici minimi per il funzionamento della scuola.
Il Ministro Profumo, prima di fare certi annunci, deve dire che fine faranno i 20 mila soprannumerari previsti per il prossimo anno, o i 4 mila docenti inidonei, o i 3500 insegnanti di laboratorio, o gli amministrativi e i collaboratori scolastici tagliati solo con la cancellazione di altre 1300 istituzioni scolastiche.
Il Ministro dovrebbe controllare cosa sta succedendo con le assunzioni della Gelmini, posti congelati, accantonati che non sono stati assegnati; circa la metà delle assunzioni fatte da questa estate, sono di lavoratori che hanno vinto il concorso nel 1990 o nell'ultimo del 1999! E non tutti hanno preso il posto.
Con questi presupposti i giovani che il prossimo anno vinceranno il concorso prenderanno il posto, se va bene, tra vent'anni, nel 2032!
Il Ministro deve “approfondire l'argomento con il confronto” dicono CGIL,UIL,CISL: ora siamo a Natale, il rischio è che a Pasqua ci sia la sorpresa di contratti “speciali” per i nuovi assunti, con diritti normativi ed economici lesi, come è stato con il ricatto stile Marchionne (posti di lavoro in cambio di diritti) che ha portato alla prima deroga al Contratto Collettivo Nazionale firmato all'Aran questa estate dai Sindacati collaborazionisti, con la cancellazione di un “gradone” per l'anzianità: ai neo assunti è toccato uno stipendio più basso. Questo è il Patto Sociale!
Dal 2005 al 2015 i pensionamenti sono almeno 300 mila e i tagli di Prodi e Berlusconi (155 mila complessivamente) non hanno potuto cancellare l'aumento costante degli studenti e il bisogno di formazione della società. Assumere i 250 mila precari della scuola già iscritti nelle graduatorie non aumenterebbe di un euro la spesa del Ministero dell'Istruzione, nel contempo altre centinaia di migliaia di giovani potrebbero accedere al lavoro sostituendo i precari assunti. Ma i lavoratori sono anziani, come ringiovanire la scuola?
Per far entrare i giovani nella scuola, basta mandare in pensione gli anziani!