Concorso scuola PNRR3: la solita fregatura per i precari storici.

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L’avvio delle procedure per il concorso del PNRR3 segna uno spartiacque rispetto alle procedure precedenti. Per la prima volta, da quando sono iniziate le cosiddette procedure PNRR, non potranno accedere i semplici laureati, ma solo gli abilitati e coloro che hanno servizio triennale nelle scuole, di conseguenza la retorica dei concorsi aperti ai giovani perde di qualsiasi valore e mostra la reale consistenza delle procedure avviate dal governo Meloni e dal ministro Valditara. Un concorso rivolto a chi ha fatto già un concorso, che risulta già vincitore o idoneo nelle precedenti tornate concorsuali e che ad oggi non ha visto ancora la propria graduatoria scorrere. GM2018, Concorso 2020, Concorso PNRR1 e PNRR2, sono gli acronimi delle graduatorie che in molte Regioni sono ancora vigenti e che si accavallano, con tantissimi colleghi che attendono l’immissione in ruolo, ma che vedono ogni anno avviare nuovi concorsi nelle proprie graduatorie.
Per le scuole la confusione è enorme, con docenti che entrano in ruolo per poi lasciare i posti ottenuti perché immessi da altre graduatorie altrove. Va inoltre sottolineato che le cosiddette abilitazioni sono state sostanzialmente comprate dai docenti, perché costretti a farlo, a costi elevatissimi e, a detta degli stessi, senza un reale arricchimento delle proprie capacità professionali. Abilitazioni che servono alle Università, alle quali sono tagliati i fondi statali necessari per rimpinguare un po’ le casse, e alle Università on-line per arricchirsi, fornendo un servizio assolutamente discutibile.
E’ ora di dire basta a questo concorsificio senza alcuna programmazione, che non è in grado di differenziare le procedure da Regione a Regione, che anziché prevedere l’immissione in ruolo di tutti gli idonei (e non solo del 30%), li costringe a fare altri concorsi nonostante siano lavoratori e lavoratrici formate che hanno superato tutte le prove di un concorso e che oggi esclude i giovani da ogni possibilità, smentendo tutte le parole spese in favore di un “ringiovanimento del corpo docente”
E che dire dei vincitori delle GM2018 e 2020, che si vedono anno dopo anno scavalcati ingiustamente dai concorsi del PNRR, sempre in coda a qualsiasi concorso successivo e che da vincitori languono in graduatorie infinite che non scorrono mai.
Avevamo detto che con la riforma Bianchi dei 30 CFU e 60 CFU sarebbe stata solo una modalità per togliere ulteriori soldi agli aspiranti docenti o a i docenti già in servizio ne arricchire le università private e soprattutto quelle telematiche, che con il concorsificio di Valditara si sarebbe violati diritti e creata solo enorme confusione, solo per spendere quei soldi del PNRR che con ben altri scopi andavano investiti (diminuzione degli alunni per classe per esempio, con organici adeguati);tutti nodi che stanno venendo al pettine e che mostra la guerra di tutti contro tutti per il giusto diritto al lavoro.
Rilanciamo la mobilitazione dei precari  della scuola con tutte le azioni possibili. Siamo a disposizione per mobilitazioni in piazza e per esplorare la possibilità di impugnare decreto e bando da subito.