Contratto integrativo sulle utilizzazioni nullo: la Brunetta non funziona!
La Funzione Pubblica non ha certificato il CCNI di quest'anno e neppure quello dell'anno passato, perchè? Il MIUR non intende rispondere ai rilievi che la FP gli pone?
Tempo di vacanze ma non per tutti. I colleghi che sono stati dichiarati soprannumerari o che dopo un trasferimento d'ufficio cercano di tornare nella propria sede, magari per gravi motivi di salute o di famiglia, sono alle prese con la fatidica domanda di “utilizzazione” e “assegnazione provvisoria”.
Questa operazione era nella vita della scuola, una attività di routine ma a causa dei tagli delle “riforme”, la mobilità del personale sta diventando per dimensione e conseguenze un fatto sempre più importante: nessuno ama lavorare in una sede distante o scomoda ma soprattutto nessuno si augura di diventare un “esubero”!
Le “regole” dovrebbero essere stabilite dalla contrattazione con i Sindacati (solo quelli “riconosciuti”), salvo la “certificazione” della Funzione Pubblica.
Il 15 maggio fu sottoscritta una ipotesi, piena di “buchi” tanto è che girarono presunti pareri della Funzione Pubblica su questioni specifiche:
“al comma 3 dell'art. 6 bis, ossia la preclusione ai docenti parzialmente utilizzati nei licei musicali di ottenere il conferimento di ore eccedenti presso la scuola di titolarità. Tale disposizione andrebbe in contrasto con il disposto della Legge 448/2001, che attribuisce ai docenti interni la priorità per l'assegnazione delle ore eccedenti. La previsione di un accantonamento di posti per i supplenti potrebbe essere in collisione con l'art. 40 comma 2 del Decreto Legislativo 165/2001.
Per quanto riguarda le precedenze, all'art. 8 che nel prevedere la precedenza assoluta per gli emodializzati dimentica i disabili con protesi agli arti inferiori, che l'art. 61 della legge 270/82 ha equiparato agli emodializzati. Inoltre la precedenza sarebbe disposta solo per il comune di residenza, in ciò derogando alla legge 104/92, che fa riferimento al domicilio e non alla residenza”
E noi di USB abbiamo posto la questione sull'art 2 comma 9 lettera e utilizzazione degli Insegnanti Tecnico Pratici di Laboratorio (ITP) negli ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS), istituti che hanno una personalità giuridica riconosciuta in FONDAZIONI DI TIPO PRIVATO, non la stessa di una scuola statale per la quale il docente e' stato assunto. Trattandosi di personale diventato esubero per i tagli e le "riforme" della scuola superiore e' paradossale che poi si trovino a lavorare nella stessa scuola per una fondazione privata che normalmente stipula con il personale CONTRATTI A PRESTAZIONE D'OPERA e co.co.co..
Il 4 luglio 2013 il Miur ha emanato una nota in cui sono fissati i termini le domande e per ciò che riguarda le “regole” ci si rifà all'ipotesi di accordo del 15 maggio “Resta inteso che questo Ufficio provvederà a trasmettere tempestivamente il testo del CCNI, munito della certificazione, non appena concluso l’iter di verifica di cui all’art. 40 bis del D.Lgs. n.165 ”. Tradotto: quando avremo la certificazione della Funzione Pubblica (come previsto dalla legge Brunetta) ve la manderemo!
Il 20 luglio scade il primo termine per la presentazione delle domande per la scuola d'infanzia e la primaria ed ecco che esce allo scoperto il dirigente del Dipartimento della Funzione Pubblica il dott. Naddeo con una lettera-risposta ad un articolo del giornale Italia Oggi: “..l'ipotesi di accordo in questione, riferita all'anno scolastico 2013-2014 non risulta pervenuta al dipartimento per la funzione pubblica per la prescritta certificazione […] Inoltre è bene ricordare che l'ipotesi sulle assegnazioni e utilizzazioni per l'anno 2012-2013, cioè l'accordo relativo all'anno scorso, non è mai stato certificato [..]”
Ricordiamo i ritardi e le disfunzioni dello scorso anno. E ora scopriamo che il CCNI era nullo! Il dott. Antonio Naddeo non è un dirigente tra i tanti, lo scorso anno gli fu assegnato un compito speciale “responsabile per rimuovere i casi di inerzia delle amministrazioni negli adempimenti nei confronti dei cittadini e delle imprese.”
In diversi, in questi giorni, si stanno facendo domande su questa italianissima vicenda, alcuni come i Sindacalisti che hanno firmato quella ipotesi d'accordo, cadono dal pero e si chiedono come mai??!!
Noi non ci sorprendiamo, cambiano le facce dei Ministri ma la politica di sfascio e di de-responsabilizzazione è sempre la stessa.
Se al MIUR la legge Brunetta non piace, perché sentire il controllo della Funzione Pubblica o del Ministero dell'Economia e Finanze è pesante, comprendiamo, addirittura potremmo condividere, il fastidio.
Allora perché non dichiarare apertamente che la legge Brunetta è un obbrobrio per la democrazia, tanto più nella scuola ?
E, invece, la Legge Brunetta (l. n.150/2009) si applica solo nella parte del “potere repressivo” dato ai Dirigenti Scolastici che, in questi ultimi anni, trovandosi completamente soggiogati dai veti e controlli centrali (dal cedolino unico ai fondi vincolati.. neppure i fondi per pagare i loro vice-presidi!) hanno trovato sfogo nei procedimenti disciplinari e nei tentativi di gestire in modo autoritario l'organizzazione del lavoro nelle scuole.
Possiamo dire che il Miur ha dato in pasto ai Dirigenti la gestione della “disciplina” in cambio del loro asservimento, segnando la fine (o meglio, smascherandone il suo vero contenuto- noi diciamo finalmente!) dell'Autonomia Scolastica, fondata appunto sul ruolo “indipendente” dei Dirigenti Scolastici che da bravi manager avrebbero trovato fondi dai privati e gestito l'innovazione dell'istruzione e della formazione nel nostro paese!! sic!
Anche in questa storia, i cui contorni a noi possono sfuggire – non ad altri ben più presenti in certe stanze- , il senso è sempre lo stesso: c'è la Legge per i lavoratori e quella per chi controlla il potere.
Concorsi truffa, assunzioni farlocche, finanziamenti allegri, sentenze del Tar contro la “riforma” Gelmini, sentenze della Corte Costituzionale in difesa dei ragazzi con handicap e per il loro sostegno, addirittura una Sentenza della Corte Europea contro l'uso sfrenato del precariato...
E' una coincidenza che i sindacati complici (CGIL,CISL,UIL) abbiamo firmato un accordo con Confindustria che cancella i diritti sindacali rimasti dei lavoratori? E nel Pubblico Impiego basterà forse solo modificare la parte “normativa” quella delle regole, dei Contratti Nazionali bloccati dal 2009?
Nel frattempo sarebbe il caso che i Dirigenti politici e ministeriali vadano a frequentare uno dei loro corsi sulla legalità!!