Contratto, sentenza plenaria e mobilità coatta, unire le lotte in uno sciopero vero!
USB oggi sarà presente in tutte le mobilitazioni di piazza organizzate in varie città del Nord Italia, per cercare di creare un fronte comune che unisca i lavoratori sui temi del contratto, delle stabilizzazioni e della mobilità coatta, fino ad arrivare ad uno sciopero unitario di due giorni con una grande manifestazione nazionale. La prossima settimana USB tra Torino, Milano e Bologna farà partire assemblee in orario di lavoro per informare i colleghi degli sviluppi degli incontri al MIUR sui diplomati magistrale e all’ARAN sul contratto, con l’obiettivo di impedire a Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda di firmare il nuovo contratto-capestro come se nulla fosse. Il nuovo contratto che il governo vorrebbe chiudere in tempi brevi comporta regole liberticide che colpiranno duramente la scuola pubblica statale e un aumento indiscriminato degli obblighi lavorativi dei docenti, a fronte di un aumento stipendiale assolutamente irrisorio.
USB ritiene poi che la lotta comune delle maestre debba fare un salto di qualità, unendo le lotte contro un contratto che aumenta le ore di lavoro in cambio di quattro spiccioli, contro il FiT che coinvolge al momento soltanto i docenti della scuola secondaria, con le rivendicazioni del personale ATA schiacciato da carichi di lavoro inaccettabili e da stipendi da fame, le lotte dei docenti del sud che rivendicano il loro diritto a ritornare con la mobilità nella loro terra, la richiesta di immissione in ruolo dopo 36 mesi dei laureati in SFP.
L’Anief continua a tacere sulla revoca dello sciopero degli scrutini, promettendo una guerra nei tribunali e non rispondendo alle richieste di sindacati e gruppi autorganizzati che chiedono una lotta nelle piazze.
Reclamiamo una due giorni di vera mobilitazione, due giorni di sciopero, il 7 e l’8 febbraio, per rivendicare la dignità del nostro lavoro!
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