Dai Nidi all'Università la Scuola Pubblica non si arrenderà! Il 26 novembre a Roma!
In allegato il volantino
E’ questo il messaggio che i lavoratori dell'istruzione e della formazione porteranno con forza
GIOVEDI’ 26 NOVEMBRE alle ore 9,00
ai Rettori Riuniti nell’assemblea generale della CRUI A Roma, in Piazza Rondanini, 48
La Cub Scuola sostiene l'iniziativa del RdB/P.I. Università, che da anni si batte nella difesa dei diritti del personale universitario, rivendicando la funzione pubblica dell’Università e rifiutando le politiche decennali dei vari governi che hanno impoverito e dequalificato tutto il percorso formativo dalle scuole d'infanzia fino all'Università.
Il DDL Gelmini sull'Università, così come il decreto definito “Salva precari” per la scuola statale, le “riforme”dal maestro unico a quella della secondaria, ecc.., sono la conseguenza del processo di privatizzazione fatto di tagli al pubblico per regalare ai privati finanziamenti, diretti e occulti, e soprattutto il controllo del sapere, della ricerca e della formazione.
Rivendichiamo per l'Università e la scuola:
-- una riforma condivisa che corregga realmente le storture del sistema formativo delle lauree triennali che ha causato la dequalificazione dell’istruzione universitaria;
-- il ritiro del DDL Gelmini che getta nelle mani dell’imprenditoria privata il sistema universitario, derubando gli Operatori universitari e gli Studenti della loro rappresentatività negli Atenei ;
-- stabilizzazione dei ricercatori universitari il cui ruolo è dequalificato dalla precarità;
-- rifiuto della finta meritocrazia che istituisce pochi Atenei d’eccellenza a spese del restante sistema universitario nazionale;
-- corsi universitari, pubblici e gratuiti, di aggiornamento e perfezionamento del personale della scuola pubblica, anche per eliminare lo scempio del commercio dei punti per l'ingresso nelle graduatorie dei precari fatto con i corsi e master privati.
Nel rispetto della Costituzione italiana, che garantisce il diritto al lavoro ed ad un giusto salario, allo studio e alla libertà di insegnamento questi sono i primi fondamentali passi della nostra Riforma del sistema formativo:
> adeguati finanziamenti pubblici dell’Università e della Scuola,
> sblocco del turn-over stabilizzazione di tutti i precari,
> il ritiro dell'innalzamento dell'età pensionabile alle donne del pubblico impiego e del decreto Brunetta sulla pubblica amministrazione,
> riaffermazione del ruolo delle sedi preposte, nelle scuole e nelle facoltà, alla didattica e la formazione per la definizione di una riforma condivisa.
Con tali richieste andremo dai RETTORI chiedendogli con forza un incontro per ricordargli che è ora che la smettano di ignorare le reali esigenze degli Studenti e dei Lavoratori difendendo unicamente le baronie docenti .