Decreto Lavoro 26 giugno 2013 Scheda sulla Scuola e l'Istruzione: Altri 12,6 milioni tolti alla Scuola Pubblica Statale a favore del privato e dei "controllori" dell'INVALSI e dell'INDIRE

Nazionale -

Scheda Bozza Decreto Lavoro 26 giugno 2013

sulla Scuola e l'Istruzione art. 5


Altri 12,6 milioni tolti alla Scuola Pubblica Statale a favore del privato e dei “controllori” dell'INVALSI e dell'INDIRE


Questa è solo una piccola parte della nostra analisi che seguirà nei prossimi giorni, magari sul testo ufficiale, su tutti gli argomenti trattati dal Decreto Lavoro “Sfruttato”. Questo Decreto annuncia provvedimenti per 1,3 miliardi da investire. Si va dal Mezzogiorno (con le tessere di povertà) alla “novità” degli stage e tirocini per gli universitari (200 euro di contributi) , passando per l'assunzione di qualche ultra 50 o giovane tra i 18 e 29 anni senza titolo di studio per lavori precari, sfruttati, sottopagati, alla libertà per i Fondi Pensione di riscrivere i loro contratti e via dicendo... da dove vengono i soldi?


Quelli per il “Sud” dai Fondi Europei per il Sud! Cioè soldi loro che le Regioni NON hanno saputo spendere nel quinquennio 2007-2013 (si parla di circa il 60% dei fondi in dotazione che negli anni dei tagli sarebbero stati ossigeno per i lavoratori e le loro famiglie) e quelli per la formazione e specializzazione gestita dai privati mascherati da pubblici (sindacati compresi) direttamente dai fondi della scuola pubblica statale.



A voi questa prima “pillola” o “supposta” Formigoni-Gelmini-Carrozza



 

COMMA

IN POCHE PAROLE

1. All’articolo 1, comma 875, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Per l’anno 2014 il Fondo per l’istruzione e formazione tecnica superiore è incrementato di euro 5 milioni, destinati ai percorsi di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008, svolti dagli istituti tecnici superiori. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono definite le modalità di attribuzione delle risorse agli istituti tecnici superiori esistenti secondo criteri di premialità.”.

La legge 296/2006 art.1 comma 875 definisce il Fondo di finanziamento che prima era destinato alla Formazione Superiore (IFTS pubblica) alimentato all'inizio con 220 milioni e poi ogni anno con 7milioni, poi nel 2008 grazie al Governo Bersani e al Ministro Fioroni (DPCM del 25 gen 2008) passa alla gestione degli Istituti Tecnici Superiori cioè alle FONDAZIONI PRIVATE (“fondazioni di partecipazione di natura privata”) costituite da Università-Istituti Tecnici Statali- Enti Locali e di Ricerca e da Imprese o Consorzi, senza obbligo di presentare bilanci e con detrazione per gli imprenditori che vi investono, in cui la parte pubblica può cedere il proprio patrimonio o darlo in uso alla Fondazione. I soldi, ovvio, arrivano non solo dallo Stato ma anche dalle Regioni, dagli Enti locali e perché no dalle Università...

   

Questi ITS sono sotto il controllo “didattico” dell'impresa privata che ne determina le linee.

I contratti dei lavoratori sono al 50% a prestazione d'opera! Ad oggi coinvolgono 2000 studenti in tutta Italia, per l'acquisizione di un titolo post-diploma.

La gestione della formazione tecnica, dunque, passa nelle mani di imprese private finanziate con i soldi pubblici

2. Alla copertura della spesa di cui al comma 1 si provvede mediante corrispondente riduzione

lineare degli stanziamenti rimodulabili iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca, missione “Istruzione scolastica”, programma “Iniziative per lo sviluppo del sistema di istruzione scolastica e per il diritto allo studio”

Questi 5 milioni per finanziare ulteriormente gli ITS, cioè le Fondazioni private che li gestiscono sono presi da:

come previsto dalla Legge di stabilità del 2013

“Il Programma 1.8 Iniziative per lo sviluppo del sistema di istruzione scolastica e per il diritto allo studio, [...]

Lo stanziamento è impegnato principalmente (41,6 milioni di euro) in spese di funzionamento (competenze per il personale, gestione delle strutture); in particolare, 12 milioni di euro (cap. 1466) sono stanziati per la realizzazione delle sezioni sperimentali aggregate alla scuola dell’infanzia, c.d. “sezioni primavera”.

Altri 3,8 milioni di euro sono destinati a spese per interventi; in particolare, l’importo di 2,6 milioni di euro è assegnato alla prosecuzione degli studi di studenti meritevoli (cap. 1512).”


3. Al fine di favorire organici raccordi tra i percorsi di istruzione e formazione professionale e quelli degli istituti professionali, anche in deroga a quanto previsto dall’articolo 5, comma 3, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, gli istituti professionali possono utilizzare, nel primo biennio e nel primo anno del secondo biennio, spazi di flessibilità entro il 25% dell’orario annuale delle lezioni per svolgere percorsi di istruzione e formazione professionale in

regime di sussidiarietà integrativa, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 13, comma 1-

quinquies, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2

aprile 2007, n. 40. L’utilizzazione degli spazi di flessibilità deve avvenire nei limiti degli assetti

ordinamentali e delle consistenze di organico previsti, senza determinare esuberi di personale o ulteriori oneri per la finanza pubblica.

Il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 limitava la quota di flessibilità del 25% alle sole classi prime ora è possibile anche alle terze. Questa flessibilità è da attuarsi in “regime di sussidiarietà integrativa”, cioè dopo i tre anni nella scuola pubblica o nelle istituzioni formative (private) accreditate dalla Regione, viene conseguito lo stesso tipo di Qualifica Professionale.

Pubblico e privato tutto sullo stesso piano anche per accedere ai fondi regionali per la formazione professionale.

4. Al fine di consentire lo svolgimento dei compiti ispettivi e di monitoraggio nelle scuole, previsti dall’articolo 2, commi 4-duodevicies e 4-undevicies, del decreto-legge 29 dicembre 2010 n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, nonché di completare i rilevanti processi in atto di razionalizzazione, semplificazione e innovazione digitale dell’azione amministrativa, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a effettuare assunzioni nell’ambito di concorsi espletati, nel rispetto della procedura autorizzatoria e del limite numerico di unità di personale imposto dalla normativa vigente nonché nel limite della maggior spesa pari a euro 7,6 milioni a decorrere dall'anno 2014.

Vengono stanziati 7,6 milioni dal 2014 per l'assunzione del personale ispettivo e per gli istituti quali l'INVALSI e INDIRE, mentre non hanno rispettato neppure l'Accordo del luglio 2011 siglato da CISL e UIL che prevedeva l'assunzione di un pugno di precari in cambio degli scatti di anzianità per i neo assunti

5 Agli oneri derivanti dall’attuazione del comma 1 si provvede mediante corrispondente riduzione

del fondo di cui all’articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, per euro 7,6 milioni a decorrere dall’anno 2014.


Nel 2008 nella finanziaria del massacro della scuola pubblica statale, quella degli 8 miliardi di tagli, era previsto un fondo alimentato con il 30% dei tagli che anno dopo anno si venivano a determinare. Fondo destinato “ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola a decorrere dall'anno 2010,”!!!

Dalla finanziaria del 2013 si sa che i risparmi nel 2012 furono di 1.982,5 milioni di euro, il 30% si aggira intorno ai 600 milioni, con meno della metà ci sono stati pagati gli scatti del 2011 e gli altri? Intanto 7,6 milioni andranno per assumere personale ispettivo, all'INVALSI e all'INDIRE: questa è l'idea di sviluppo professionale del personale della scuola!

TOTALE SOLO SUL CONTO DELLA SCUOLA

Altri 12.600.000 euro tolti ancora alla scuola pubblica statale







Tante sono le domande che sorgono, tra queste:


come mai gli altri sindacati non hanno notato il finanziamento alle Fondazioni private degli ITS?

avranno “confuso” gli ITS (quelli delle Fondazioni) con gli ITIS, (gli Istituti Tecnici Industriali Statali la “normale”scuola secondaria superiore) pensando che i soldi andassero a questi ultimi?


Come mai nessuno nota che le Regioni, sia per la destinazione dei loro finanziamenti che per il riconoscimento della qualifica professionale, mettono sullo stesso piano scuole statali ed enti privati ?


Qualcuno ricorda il patto firmato da tutti i sindacati con il Governo Monti il 3 maggio dello scorso anno? La spending review veniva accettata da Cgil, Cisl e uil, in cambio della gestione dei Fondi Pensione e della Formazione Professionale, già in gran parte legata a doppio filo alle organizzazioni sindacali “amiche” dei Governi.


Sarà un caso che diverse forze politiche si fanno promotrici della riduzione di un anno di corso delle scuole superiori?


Prima si è tagliato l'orario degli Istituti Tecnici Statali, in particolare proprio le attività di laboratorio, si è permesso l'ingresso diretto delle Fondazioni e di varie multinazionali e ora, con le Fondazioni di partecipazione di natura privata dei post-diplomi fatti con gli ITS, si chiude il ciclo.....


L'amaro è ancora più forte se si pensa che questi signori hanno prima distrutto la scuola lasciando senza lavoro 150 mila, tra docenti e personale ATA specialmente al Sud in maggioranza donne e giovani, e oggi dicono di voler finanziare l'occupazione con lavori sottopagati, precari, cogestiti con i sindacati collaborazionisti.


Un'operazione strumentale rivolta a quei giovani tra 18 e 29 anni che NON hanno un titolo di studio è proprio come dire ai figli dei lavoratori "non potete studiare, anzi sia chiaro non dovete studiare, ci servite per lavori sottopagati e a nostra piena disposizione", altro che diventare “dottore”!!



USB contro questo scempio il 4 luglio sarà in Piazza Santi Apostoli alle 17 per manifestare contro l'Accordo Sindacati-Confindustria in difesa delle libertà sindacali di TUTTI i lavoratori,

il 10 luglio alle 10 sempre a ROMA sarà sotto la Regione Lazio a manifestare proprio contro la gestione dei Fondi Europei fino a qui fatta e per il controllo dei prossimi Fondi per il quinquennio.



in allegato sul sito ulteriori informazioni sugli ITS (una relazione sulle Fondazioni fatta dall'USR Veneto) e la Bozza del Decreto Lavoro (fonte Leggi Oggi)




Roma 28 giugno 2013