Dimensionamento Scolastico: la Regione Lazio convoca USB

Roma -

Relazione sull' Audizione presso la Commissione Scuola della Regione Lazio sul dimensionamento scolastico regionale

in allegato la Relazione di USB PI-SCUOLA Lazio e altra documentazione- 

 

 

USB Scuola l'unica organizzazione sindacale che ha chiesto l'abrogazione della norma in Finanziaria (art. 19 della legge 111/2011) che è la causa di questo sfacelo!!

 

 

 

Il giorno 14/12/2011, alle ore 9.30, presso la sede del Consiglio Regionale del Lazio, in via della Pisana 1301, si è tenuta l’audizione sul dimensionamento scolastico regionale.


Erano presenti la Prof.ssa Gabriella Sentinelli, Assessore regionale all'Istruzione e Politiche per i giovani, la Dott.ssa Rosanna Bellotti, Direttore regionale all'Istruzione e programmazione dell'offerta scolastica, Fabio Nobile Consigliere Regionale (FDS), Vice Presidente Commissione Scuola;

gli assessori provinciali delle provincie di Latina, Frosinone, Viterbo e Roma, assente l’assessore di Rieti.


Per le parti sociali i sindacati FLC/CGIL Scuola,CISL Scuola, UILScuola, SNALS Scuola,GILDA-UNAMS Scuola , USB PI- Scuola.


Presidente della commissione, Olimpia Tarzia.


Gli interventi si sono così susseguiti:


-L’assessore di Latina ha chiesto 9 deroghe sui relativi istituti, di cui al momento non in possesso della relazione.


-L’assessore di Viterbo, ritenendo l’accorpamento per gli Istituti Comprensivi non adeguato, in quanto limita l’offerta formativa, si è comunque attenuto al parametro, a parte alcune situazioni particolarmente critiche (Civita Castellana, Montefiascone,Calcata e Gradoli) e chiede una deroga per quest’anno per le istituzioni scolastiche site intorno al Lago di Bolsena.

Chiede inoltre che data la peculiarità del settore ceramico di Civita Castellana

l’Istituto Superiore, non venga accorpato in quanto creerebbe un notevole problema circa la distanza di 60 km tra le due sedi (Tuscanice, C.Castellana).


-L’assessore di Frosinone dichiara che il programma è stato condiviso da tutte le forze politiche anche dell’opposizione, con tre astensioni e tre contrari, portando ad un taglio di 18 presidenze (due in più rispetto tabella in margine alla nota n° 8220 del 07/12/2011), non tenendo conto della legge di stabilità, ma delle linee guida regionali.

Hanno poi mantenuto intorno ai 320 il numero di alunni nei comuni montani e non si chiedono deroghe.


-Per la Provincia di Roma l’Architetto Ceglie che informa che l’iter delle consultazioni all’interno del territorio sono state effettuate da luglio in tutti i comuni, tenendo conto delle linee guida regionali, (in tutto 11 incontri), con Sindaci, Assessori, scuole e parti sociali, rappresentanti delle scuole e dei municipi.

Da queste conferenze è scaturita la convocazione dell’Osservatorio Provinciale e la consulta dei Dirigenti Scolastici dei rappresentanti delle forze sindacali dei genitori e dell’ ANCI, con scadenza al 20 ottobre.

L’elaborazione delle proposte ottenute hanno portato alla delibera della giunta del 02/11 e del 07/12. Il 13/12 e il 15/12 l’Osservatorio si è riunito e si riunirà per le modifiche. Si fa presente che il comune di Roma , sollecitato ed invitato non si è presentato in data 13/12.

Nella regione ci saranno circa 70/80 presidenze in meno e comunica inoltre 172 nuove proposte di indirizzo della scuola secondaria di II grado (ilarità dell’audizione).


-FLC/CGIL Scuola Augusto Alonzi che fa notare l’asimmetria del tavolo, per la mancata partecipazione e condivisione della legge non del tutto evasa in quanto le proposte debbano essere condivise come previsto dalle normative vigenti, ai sensi del D.P.R. 233/98, ed ai fini della partecipazione e condivisione. Tutto ciò lede il diritto allo studio, la qualità dell’offerta formativa e la continuità didattica. Inoltre se è vero che le linee guida fanno parte del potere decisionale regionale, in realtà è poi il Miur che decide sugli organici. Inoltre porta a conoscenza di un documento unitario dei sindacati CGIL,CISL,UIL e SNALS di non condivisione della delibera delle provincie di Frosinone e Viterbo, nonostante la presa di posizione delle forze politiche di opposizione che dichiarano di non contrapporsi alla razionalizzazone.

Su Rieti si riserva di conoscere il nuovo piano dell’assessorato, e prende atto della procedura di non partecipazione democratica sia della provincia di Rieti che di Latina su Formia.

Sulla provincia di Roma ci saranno 60 tagli, il comune ne aveva proposti 54, poi tornati a 56 (in realtà 57 come da tabella), una decisione presa senza nessuna legittimità democratica.

La conferenza Miur-Regione non tocca le dirigenze al di sotto di 1000 studenti, ma il comune di Roma l’ha surclassata. La necessità è creare una rete ottimale e l’autonomia necessaria procrastinando l’attivazione della legge 111/2011 e diluendola in tre anni, tenendo conto che se il Miur prorogherà o allungherà i tempi, la Regione con una delibera si troverà ad anticipare la situazione.


-CISL Scuola Segretario regionale Vincenzo Alessandri non fa opposizione di principio ma dissenso di merito e sui risultati. Oggetto ed interesse del sindacato sono i posti di lavoro. Le megascuole producono inefficienza ingovernabilità ed impoverimento dell’offerta formativa. Fa notare che Il grosso del problema è nelle provincie di Frosinone, Latina e Roma, i quali sono ondivaghi nelle proprie scelte, in quanto si interviene su istituti in linea con le disposizioni vigenti. Si fa notare poi la mancanza dei distretti scolastici, i quali svolgerebbero un ruolo attivo e poi un esagerato ascolto sui Dirigenti Scolastici e molto meno verso utenza e lavoratori.


-UIL Scuola Lazio Febbroni

Condivide quanto detto dagli altri sindacati e sottolinea in vulnus il ruolo dei consigli di Istituto come elemento sostanziale. Inoltre rileva la mancanza di attenzione nella divaricazione tra i poteri di attribuzione e tra qualità e quantità, cioè l’assenza al tavolo dell’USR.


-SNALS Lazio De Santis

Inizia il suo intervento con la condivisione del documento unitario di cui sopra, denuncia il principio di gradualità in premessa negli atti di indirizzo che non è stato seguito. La finanziaria di luglio prevedeva il tetto di 1000 alunni su tutti o solo sulle nuove istituzioni?Ossia la sua applicazione non è riferita a tutti gli istituti, già precedentemente accorpati con la riforma delle scuole superiori di II grado, ma solo le nuove istituzioni.


- Gilda Scuola che inizia l' intervento togliendo la parola all’USB Scuola, chiede che il consiglio regionale raccolga tutta la documentazione relativa ai piani della Provincia, le delibere dei consigli comunali e dei Consigli di istituto. In riferimento da quanto detto dall’assessore di Frosinone, sulla importanza della presenza degli Istituti Comprensivi a scapito della divisione delle scuole primarie e secondarie di I grado, non ci sono motivi didattici, precisa, ma unicamente la razionalizzazione della spesa pubblica della scuola.


-USB Scuola Roma Paola Requisini

nel Comune di Roma, le scuole da oltre 1.600 alunni (divisi in più plessi) saranno 6. In XIX Municipio ci sarà un maxi istituto da 1.700 alunni che comprende la scuola Maffi, la Don Morosini,la scuola di via Maglione e sezioni ospedaliere. Mentre le proteste continuano in numerosi municipi per il mancato coinvolgimento dei Consigli d' Istituto.

Continua enunciando la situazione di degrado delle scuole, citando il caso del IIS Falcone, una scuola della periferia di Roma est; nello stato già fortemente critico dell'edilizia scolastica, secondo una recente indagine di Legambiente, nel Lazio, il 41% degli edifici scolastici presenterebbe pericoli per allievi e personale docente e non.

Per il presidente dei Geologi, Gian Vito Graziano, ogni giorno 9 milioni di persone, tra docenti, personale amministrativo e alunni, mettono a rischio la propria incolumità.

Il piano di dimensionamento avrà gravissime ripercussioni sulla sicurezza per i tagli che subiranno il numero dei Responsabili per la Sicurezza, sia dei Lavoratori che del datore di lavoro, la cui nomina avviene sempre in relazione al numero dei dipendenti della singola istituzione scolastica, mettendo a repentaglio la sicurezza degli allievi e di tutto il personale.

Tutto questo provoca, alla fine, conseguenze e ripercussioni ben più gravi dei presunti 63 milioni l'anno che il Governo aveva stabilito come riduzione di spesa solo con questa riorganizzazione della rete scolastica su tutto il territorio nazionale.

In ultimo chiede l'abrogazione l'art. 19 comma 5 della legge 111 del 2011 e successive modifiche previste con l'art. 4, comma 69, legge n. 183 del 2011, ed infine l'utilizzo dei 7 milioni di euro del FSE per 700 progetti regionali, di cui sono partiti solo 5, stanziati lo scorso anno dalla Regione Lazio per “favorire” il reinserimento dei precari della scuola.


-Fabio Nobile Consigliere Regionale (FDS), Vice Presidente Commissione Scuola ha annunciato la presentazione di una mozione su questo argomento.

 

-Prof. Gabriella Sentinelli, Assessore regionale all'Istruzione e Politiche per i giovani informa che il Miur è disponibile a spostare al 31 gennaio 2012 la definizione degli organici…( ricordiamo che gli organici verranno chiesti a febbraio alle scuole!) ed il Consiglio di Stato interverrà successivamente visti i tempi.

Quindi pur essendo la Regione competente sul dimensionamento, il Miur parla di deroghe di flessibilità sul tetto tra 800 e 1200 alunni, ha poi spiegato che “i tagli delle dirigenze sono già inseriti nel patto di stabilità.”


L’incontro termina alle ore 11.00

 

una tabella interessante sulla situazione della scuola del Lazio

 

 

 

Differenze 2008/2011
ATA -3968
DOCENTI -5747
totale TAGLI -9715
pensionamenti 12107
alunni 5144
di cui disabili 3116
classi -774
istituzioni scolastiche -53

 

se il Piano del MIUR verrà applicato le istituzioni scolastiche cancellate dal 2008 diventano 150!