FERIE NON GODUTE - I PRECARI NON CI STANNO: Primi presidi a Milano e Bologna e assemblee in altre città
Giovedì 5 si è svolto il primo presidio di protesta dei precari presso la Ragioneria di Milano contro il furto delle ferie non godute, organizzato dal Coordinamento precari 3 Ottobre. Al presidio ha aderito anche USB Scuola di Milano che ha ricordato al Direttore della Ragioneria che la vertenza andrà anche in tribunale. Non è infatti possibile passare sopra a questo chiaro esempio di come si vogliano garantire i profitti in crisi di banchieri e speculatori, sottraendo salario alle fasce più deboli dei lavoratori.
Alle parole di solidarietà del Direttore della Ragioneria di Milano, i precari hanno risposto consegnando un documento di denuncia del Coordinamento 3 ottobre e programmando una nuova assemblea per lunedì 16 per proseguire la mobilitazione.
Giovedì 12 dicembre sarà la volta di Bologna, dove l’USB ha indetto un presidio di protesta. E’ già stato fissato un incontro con la Direttrice della Ragioneria, alla quale verrà comunicato che decine di lavoratori hanno avviato i ricorsi legali. Sarà anche l’occasione per denunciare lo scandalo dei ritardi e dei mancati pagamenti ai supplenti brevi. Alla Ragioneria faremo capire che non ci siamo rassegnati e che daremo battaglia.
Venerdì 13 assemblea a Padova presso la sede USB per organizzare i ricorsi e la mobilitazione.
Martedì 17 si svolgeranno in contemporanea assemblee provinciali dei precari a Palermo e a Catania, organizzate dall’USB Scuola per avviare la vertenza, mentre assemblee e presidi sono in preparazione a Reggio Emilia e a Ferrara
La mobilitazione è ormai avviata e non potrà che crescere. Probabilmente i banchieri al governo, nel praticare la propria complicità con le politiche degli speculatori europei, hanno sottovalutato la rabbia e la reazione di una categoria di lavoratori che, umiliata dai licenziamenti di massa degli ultimi anni, ha individuato nel tema del pagamento delle ferie non godute il simbolo di una dignità da difendere.
Mentre i sindacati complici rappresentano tutta la loro inutilità, dispensando rassegnazione per sostenere i governi espressione delle politiche europee, il sindacato conflittuale e i coordinamenti dei precari dimostrano cosa si deve fare e di cosa hanno bisogno i lavoratori della scuola.