Il governo non ascolta il mondo della scuola e approva le leggi delega della buona scuola
Il consiglio dei ministri ha approvato stamani in via definitiva le otto leggi delega della legge 107, dopo appena due mesi di confronto con il mondo della scuola e dopo lo sciopero del 17 Marzo in cui decine di migliaia di lavoratori hanno detto con fermezza "No!" a questo ulteriore passaggio del processo di smantellamento della scuola pubblica statale. Le modifiche apportate ai testi non cambiano la natura di 8 provvedimenti che:
- smantellano la legge 104 e riducono le ore di sostegno agli alunni con disabilità;
- trasformano gli istituti professionali in scuole di avviamento al lavoro con la riduzione di un anno del percorso di studi;
- rendono obbligatori per l'accesso agli esami di maturità i quiz invalsi e l'alternanza scuola-lavoro;
- consentono ai privati di penetrare ancor di più nel sistema dell'educazione dai 0 ai 6 anni;
- trasformano la formazione e l'accesso al ruolo in un percorso ad ostacoli lunghissimo e farraginoso.
Il governo Gentiloni continua con pervicace arroganza nel processo di distruzione della scuola pubblica statale iniziato dal governo Renzi. Pare, infatti, che nessuna delle proposte di modifica provenienti dalle parti sociali sia stata accolta nel testo definitivo. Ancora una volta i sindacati gialli mostrano la loro vera natura di braccio destro del governo. Ancora una volta dimostrano di essere inutili e dannosi per i lavoratori.
Chiediamo a tutto il mondo della scuola di non accettare supinamente questo nuovo attacco, di opporsi con forza all'odio del PD per i lavoratori della scuola, gli studenti tutti e le loro famiglie.
USB, all'indomani del partecipato convegno sull'inclusione a Milano, continua la mobilitazione contro le deleghe nei giorni delle prove Invalsi e chiede ai movimenti studenteschi, alle organizzazioni sindacali conflittuali, alle famiglie e ai singoli lavoratori di continuare a opporre resistenza e a denunciare in ogni modo gli abusi della legge 107. Al tempo stesso lancia una campagna nazionale di tesseramento rivolta ai tanti lavoratori della scuola che non hanno nessuna intenzione di cedere le armi e vogliono continuare a rivendicare la loro funzione sociale, ai nuovi assunti e a tutti i precari in attesa di stabilizzazione, ai delusi dalle organizzazioni sindacali complici, il cui silenzio è oggi conferma del totale asservimento a cui sono ridotte. Costruiamo l'alternativa sindacale con USB Scuola.