Incontro positivo con l’on. Casa su ATA internalizzati e docenti esiliati
Una delegazione di USB Scuola, nella mattinata di oggi ha incontrato l’On. Vittoria Casa, presidente Commissione cultura e istruzione della Camera, per affrontare le problematiche legate alla trasformazione dei contratti da part time in full time per i collaboratori scolastici internalizzati (si è affrontato anche il nodo contratti aggiuntivi al 31 dicembre) e alle assegnazioni provvisorie dei docenti esiliati al Nord. In relazione al primo punto, l’onorevole Casa ha mostrato ampia conoscenza dell’argomento, rassicurando piena convergenza all’interno della compagine governativa e in commissione cultura sulla necessità di trovare una soluzione definitiva nell’ambito della prossima finanziaria.
Forte è l’impegno del M5S per portare a conclusione il processo di internalizzazione insieme all’USB, nella consapevolezza che questi lavoratori siano fondamentali per la scuola pubblica statale in un momento così difficile per il paese. I delegati USB Scuola hanno chiesto un censimento preciso del numero di lavoratori part time presenti sul territorio nazionale perche’ ancora oggi il Miur non fornisce dati precisi, creando non pochi problemi in relazione al reale stanziamento in finanziaria. L’onorevole Casa, inoltre, ha mostrato di condividere il nostro sollecito al Miur affinché venga emanata una nota chiara in cui si precisi ai dirigenti scolastici che i contratti aggiuntivi al 31 dicembre devono partire dall’1 settembre 2020, impegnandosi in prima persona a contattare il Dott. Serra affinché la nota venga emanata e si metta fine alla situazione di confusione nelle scuole. Ci è stato, infine, confermato l'avvio del secondo bando per l'ultima fase di internalizzazione.
Sulla questione assegnazioni provvisorie del personale docente l’On. Casa ci ha comunicato di essere stata sollecitata dai lavoratori e che comprende la condizione dei docenti “esiliati” e “immobilizzati”, condividendo con USB la necessità di intervenire anche sul vincolo quinquennale, evidenziando come alcune scelte operate dagli uffici scolastici regionali non hanno tenuto conto della complessità della situazione e delle legittime aspirazioni dei docenti del sud.
USB Scuola ritiene questa interlocuzione importante per portare sui tavoli del governo le questioni “vive” che riguardano il mondo della scuola e i lavoratori: la conclusione della vertenza aperta dei collaboratori scolastici internalizzati, con la garanzia di reddito e tranquillità lavorativa per i 5000 part time, nonché la chiusura della stagione della lontananza forzata per gli insegnanti vittime della legge 107 e del folle algoritmo renziano.