La Commissione di Garanzia degli Scioperi nei pubblici servizi risponde e dà ragione alle RdB/USB Scuola e ci convoca per un'audizione

in allegato la risposta della Commissione di Garanzia degli scioperi che i colleghi possono portare direttamente alle Segreterie e ai Dirigenti delle loro scuole

Nazionale -

Il 5 giugno le RdB/USB Scuola ha scritto alla Commissione di Garanzia degli Scioperi, illustrando i comportamenti attuati da diversi USR e Dirigenti Scolastici nei giorni dello sciopero degli scrutini:



   1. mancanza delle circolari che avvisavano l'utenza e i lavoratori dell'imminente sciopero breve proclamato dalle RdB/USB;



   2. lo spostamento degli scrutini delle classi finali nei giorni di sciopero dopo la sua proclamazione;



   3. la negazione della trattenuta commisurata all'effettiva durata dello scrutinio in cui il docente ha fatto lo sciopero.




La Commissione ha risposto il 17 giugno 2010 dichiarando che in merito al comportamento dell'Amministrazione in caso di sciopero (la mancanza di circolari e altro) la Commissione “segue con particolare attenzione il problema” e pertanto convocherà le parti per un'audizione. Tale comportamento per noi continua a prefigurare il reato di “interruzione di pubblico servizio” visto il grande numero di scuole dove i quadri delle valutazioni sono stata spostate e ritardate e questo lo dimostreremo, se nell'audizione ne non avremo soddisfazione, per vie legali.



Sul problema delle trattenute, non avendo competenza specifica, invita a far valere davanti un giudice tutte le “eventuali violazioni di legge e contratto” ed infine in merito allo spostamento degli scrutini ritiene che “il contegno sarebbe probabilmente qualificabile come condotta antisindacale ai sensi dell'art.28 dello Statuto dei Lavoratori”.



Questa risposta è stata mandata a tutti gli USR coinvolti nello sciopero breve (Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia) e nei prossimi giorni, quelli che non hanno ottemperato alla normativa, riceveranno una lettera di diffida così come i Dirigenti Scolastici che non attueranno la trattenuta corrispondente allo sciopero breve.



Ora i Dirigenti dovranno dimostrare la loro accortezza evitando di venir sepolti da ricorsi costosi e impegnativi attuando ciò che è già previsto dalla legge, infatti non saranno plausibili le giustificazioni tipo il non aver ricevuto “comunicazione dal Ministero” né di non essere in grado di inserire “i dati “ per lo sciopero breve.



Invitiamo tutti i lavoratori a raccogliere documentazione (circolari di convocazione degli scrutini, testimonianze sulle mancate circolari sullo sciopero o cedolini con trattenute per l'intera giornata) e segnalarci i casi di comportamento scorretto da parte dei Dirigenti, per aprire i contenziosi là dove sarà necessario. Ricordiamo che non era obbligatoria nessuna comunicazione preventiva né sull'adesione allo sciopero né sulla modalità.



Per i colleghi delle regioni dove non abbiamo proclamato lo sciopero breve non possiamo purtroppo garantire la stessa copertura sindacale in merito alla trattenuta “breve” che daremo a quelli del Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria e della Sicilia. Questo è stato il nostro primo sciopero e la nostra scelta di proclamarlo solo in alcune regioni è stata dettata esclusivamente da un principio al quale non vorremmo mai rinunciare: lo sciopero va preparato e seguito, i lavoratori che vi aderiscono devono avere il massimo supporto da parte del sindacato.



Non crediamo agli appelli lanciati al “buio” e non confondiamo uno sciopero con attività di contestazione culturale, per questo lo abbiamo proclamato solo nelle regioni dove eravamo presenti o dove comitati di precari ce lo hanno chiesto in tempo utile. In tutte le altre abbiamo aderito allo sciopero indetto dagli altri sindacati di base.



Per i prossimi scioperi sappiate che potete rivolgervi al sindacato per costruire e difendere le vostre/nostre mobilitazioni e (perchè no?) per costruire e rafforzare il sindacato stesso nei vostri territori.



Il diritto di sciopero è già fortemente limitato dalla legge 146/90 non abbiamo nessuna intenzione di lasciarci portar via anche il residuo spazio di democrazia rimasto in questo nostro povero e martoriato paese.



Erano 22 anni che questa modalità di sciopero non veniva attuata e molti, erroneamente, hanno visto con scetticismo questa nostra iniziativa tanto da ostacolarla insieme a molti Dirigenti Scolastici che hanno cercato di impedirla. I fatti sono qua a dimostrare che le RdB/USB aveva ragione: lo sciopero breve si può fare e soprattutto si è rivelato uno strumento efficace che ha reso possibile l'allargamento delle adesioni, questa è la nostra principale soddisfazione!

 

Questo è il compito principale di un vero
sindacato di base!