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LA FORZA DEL PROGETTO USB: DALLE FABBRICHE ALLE SCUOLE

Nazionale -

USB Scuola è solidale con la lotta del compagno Sasha Colautti di Trieste che da qualche mese ha deciso di lasciare la FIOM Cgil, di cui era segretario generale, per rientrare in fabbrica e aderire all'USB insieme a numerosi compagni e compagne.

Al momento del rientro sul suo posto di operaio nello stabilimento triestino della Wärtsilä, una multinazionale finlandese attiva nella produzione di motori, ha trovato una lettera dell'azienda che lo trasferiva con effetto immediato nello stabilimento di Taranto.

Il carattere vendicatorio del provvedimento aziendale e la volontà del management di indurre Sasha (che ha due figli) alle dimissioni sono evidenti. Sasha si è così incatenato al cancello della fabbrica dove si trova tuttora, mentre numerosissimi colleghi di lavoro sono scesi in sciopero. Molti di loro, constatata la connivenza con l'azienda di Fim, Fiom e Uilm che si sono rifiutati di dare copertura allo sciopero spontaneo, hanno pubblicamente stracciato le tessere di questi sindacati di fronte ai giornalisti della stampa locale accorsi sul posto.

L'USB Scuola sostiene la lotta degli operai triestini perché nessuno può mettere in discussione la libertà di scegliere da quale organizzazione sindacale i lavoratori debbano farsi rappresentare.

È ormai sempre più chiaro a tutti che USB fa paura a piccoli e grandi padroni perché è una organizzazione sindacale indipendente e con un serio progetto di riconquista di diritti sociali e di tutela dei lavoratori. Ecco perché nelle scuole e nelle fabbriche sempre più persone scelgono di iscriversi e di militare in USB.

Siamo certi che la fiera dignità dimostrata da Sasha e dagli operai triestini spingerà altri lavoratori a lasciare quei sindacati che negli ultimi venti anni hanno fatto carta straccia dei loro diritti. Ai docenti e agli ATA, che vorranno stracciare le tessere dei sindacati gialli, diciamo: benvenuti nell'alternativa reale a Cgil Cisl Uil. Con USB riprendiamoci tutto!!!