La scuola che serve.. a chi?? -il 5 giugno tutti in piazza-
In allegato il volantino
Per questo governo la scuola rappresenta una risorsa notevole:
come fosse uno sportello Bancomat la utilizza per operare prelievi per riparare i danni fatti da politicanti, padroni e banche!
Con la riforma Gelmini, sono stati “prelevati” il modulo alle primarie, il tempo pieno, ore di lezione, docenti precari e personale ATA, discipline, soldi.
Con la Manovra Finanziaria “prelevano” dai nostri stipendi (bloccando il rinnovo dei contratti) dalle nostre liquidazioni (date dopo un anno) dalle nostre pensioni (portando l'età pensionabile a 65 anni per le donne), “prelevano” la vita di 300 mila precari, (bloccando il turn over) tenendoli sotto ricatto di contratti truffa, “prelevano” dai servizi essenziali come istruzione, ricerca, sanità, trasporti.
Tutti i nostri sacrifici andranno in fumo, come quelli che ci hanno fatto fare negli ultimi vent'anni.
Qualcosa aumenta: il numero degli alunni per classe e i carichi di lavoro per tutti!
Il risultato inevitabile è l'impossibilità di lavorare serenamente e con dignità nelle classi iper-affollate, l'impossibilità per gli alunni di costruire il loro percorso di formazione e, cosa ben più grave, l'impossibilità di lavorare nel rispetto delle più elementari norme sulla sicurezza.
Vi chiediamo allora di riflettere.
Pensate che si possa andare avanti su questa strada? Pensate che l'istruzione non abbia un ruolo fondamentale nella crescita di un paese che vuole essere al passo col resto del mondo? Pensate che i ragazzi possano davvero costruire un percorso di studi e di formazione serio in una scuola senza più mezzi? Se pensate questo, la riforma Gelmini è quel che ci vuole.
Se, invece, credete che il ruolo della scuola pubblica sia importante per i nostri ragazzi, per farli crescere e maturare serenamente, per dar loro la possibilità concreta di prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro, allora protestate, fate chiasso, scendete in piazza accanto al sindacato di base, accanto all'RdB/USB Scuola e dite chiaramente che questa riforma è una vergogna. Rispediamola al mittente! .Impediamo a questo governo di far diventare i nostri giovani gli schiavi sfruttati e sottopagati del padrone di turno: proprio come stanno diventando i lavoratori della scuola.
Noi questo non lo vogliamo. Ci battiamo perché la scuola pubblica e statale, resti tale e assolva all'impegno che la stessa Costituzione le affida: creare esseri liberi.