La scuola e lo sciopero generale. Abbassate le armi, alzate i salari!
Il 2 e il 3 dicembre USB, insieme alle altre organizzazioni sindacali conflittuali, ha organizzato una due giorni di lotta per portare in piazza la rabbia di lavoratrici e lavoratori che a causa di scelte politiche unidirezionali imposte dalle ragioni del Capitale continuano a pagare una crisi di cui non si intravede la fine. Le parole d'ordine sono chiare: ABBASSATE LE ARMI, ALZATE I SALARI. Il 2 dicembre è sciopero generale con manifestazioni locali in tutto il Paese. Il 3, invece, si chiuderà la due giorni con una grande manifestazione nazionale a Roma, con concentramento alle ore 14.00 in piazza della Repubblica.
La scuola non è al riparo dalla crisi in atto da più di un decennio. L’inflazione galoppante e il carovita non stanno risparmiando neanche le lavoratrici e i lavoratori della scuola pubblica statale. I primi passi del nuovo governo e del nuovo Ministro dell’Istruzione non hanno lasciato trapelare niente di positivo. Solo operazioni retoriche di facciata per nascondere l’assenza di volontà politica di investire denaro ed energie in un settore che dovrebbe considerarsi centrale per la ripresa del Paese.
USB ha individuato nel tema del salario il punto nodale che unisce le lotte di tutto il mondo del lavoro. Questo vale anche per la scuola. Scioperiamo perché ci sono ancora numerose questioni aperte, si tratta di questioni strutturali, di problemi vecchi ai quali si continua a non voler porre rimedio. Innanzitutto la questione del rinnovo contrattuale e degli organici. I pochi spiccioli che governo e sindacati gialli hanno concesso ai lavoratori della scuola sono del tutto insufficienti a recuperare quanto perso negli anni a causa di un'inflazione ormai stabilmente a doppia cifra. Il mancato rinnovo del cosiddetto organico Covid ha messo di nuovo in luce un altro grande problema della scuola: la carenza di personale.
La piattaforma della scuola si inserisce nel più ampio progetto confederale di USB. Il 2 e il 3 dicembre, la scuola scende in piazza per chiedere:
1. Rinnovo contrattuale, aumenti salariali adeguati a recuperare la perdita del potere d'acquisto degli stipendi e buono pasto per chi svolge un servizio di almeno 6 ore al giorno;
2. Aumento organici con la trasformazione dell'organico di fatto in organico di diritto, ripristino organico aggiuntivo e assunzioni per il personale precario;
3. Investimenti in edilizia scolastica;
4. Abolizione dei PCTO;
5. Recupero dello scatto di anzianità del 2013 e del primo gradone stipendiale 1-3 anni
VIDEO SULLO SCIOPERO: