Lettera aperta ai comitati LIP verso il 21 Ottobre e per il NO al Referendum
Cari Comitati Lip,
USB, insieme ad Unicobas e Usi, ha indetto uno Sciopero Generale per il 21 ottobre, considerando improrogabile una mobilitazione unitaria contro le politiche del governo Renzi, anche in vista dell'impegno referendario per il No, che vede il nostro sindacato da sempre presente nei comitati referendari per difendere la Costituzione Repubblicana, contro le modifiche strutturali che l'Unione Europea e i suoi Trattati impongono ai singoli Paesi, e che ci vedrà partecipi di una grande manifestazione nazionale, il 22 Ottobre a Roma, insieme a diverse organizzazioni politiche, sociali, sindacali e di movimento.
La "buona scuola", il Jobs Act, la riforma Madia della Pubblica Amministrazione e la privatizzazione della Sanità sono solo alcuni degli aspetti più deleteri delle politiche del Governo Renzi, rappresentando la totale abdicazione dei governi nazionali alle politiche europee di austerità, con i lavoratori del pubblico e del privato sempre più soggetti ad una condizione di ricattabilità generalizzata. La "buona scuola" è parimenti tassello e grimaldello per frammentare sempre più il sistema di istruzione pubblica statale, per comprimere ulteriormente gli spazi di emancipazione e crescita culturale delle giovani generazioni ed asservirle alla logica aziendalistica delle competenze e dell'alternanza scuola-lavoro.
Come sapete, ci siamo impegnati nei mesi di maggio e giugno nei comitati locali per la raccolta firme per l'abrogazione di parti della legge 107. Le 515 mila firme raccolte unitariamente, se da una lato rappresentano un dato importante in termine di partecipazione, dall'altro hanno dimostrato come la grande corazzata sindacale della Cgil (che nelle stesse ore firmava il contratto sulla mobilità) non solo non abbia creduto in questo progetto, lasciando singoli comitati locali e militanti ad uno sforzo di volontà isolato che ha limitato fortemente l'esito della raccolta firme, ma abbia usato questo strumento per crearsi una nuova "verginità" dopo aver bloccato le proteste dello scorso autunno. Crediamo, però, che si debba guardare avanti e recuperare con forza lo spirito unitario del 24 aprile 2015, che ha visto il sindacalismo di base unito insieme a lavoratori di altri sindacati e ai comitati Lip che aderirono a quello sciopero. Quello stesso spirito è alla base anche della mobilitazione del 21 ottobre, aperta ad altre sigle sindacali conflittuali e ai comitati Lip, nella necessità che la Scuola sia protagonista dello Sciopero Generale, senza perdere però di vista la necessità di collocare l'attacco subito dalla Scuola Pubblica Statale all'interno di un progetto molto più ampio di devastazione del mondo del lavoro tutto. Non crediamo sia politicamente giustificabile l'idea di uno sciopero solo di categoria, e riteniamo che il vostro appello abbia la lungimiranza di immaginare un panorama più ampio e rappresentativo di tutte le categorie e i settori sociali colpiti dalla crisi e dall'attacco al welfare.
Forti di questa spinta unitaria, accogliamo favorevolmente il lancio di una grande assemblea della Scuola, in una data compresa tra fine settembre e la prima decade di ottobre, che rilanci una mobilitazione dei lavoratori della scuola che abbia come obiettivo dichiarato la caduta del governo Renzi, ridando dignità e forza ad un movimento deluso dall'inganno del 5 Maggio e dalla stagione della mobilità che ha visto Cgil, Cisl,UIL e Snals avallare una delle peggiori pagine della "cattiva Scuola" di Renzi.