Milano. Cattedre in deroga di sostegno: VERGOGNOSA NOTA DELL'USP
PARTECIPIAMO E FACCIAMO PARTECIPARE AL PRESIDIO DI MERCOLEDI' 21 ALL’USP MILANO DI VIA RIPAMONTI 85 ORE 15.30
Il "Coordinamento dei lavoratori della scuola di Milano" ci invia il commento alla nota del Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Milano sulle cattedre in deroga per il sostegno, condividendo scopi e obiettivi sull'argomento lo pubblichiamo integralmente. L'USB si dichiara disponibile a discutere con i lavoratori le proprie iniziative sindacali nei confronti dell'USP.
Ormai la stanno facendo sporca, adesso cacciano i disabili dalla scuola, poi gli insegnanti infine penalizzeranno gli studenti.
La Nota del Provveditore in allegato
Il commento del Coordinamento lavoratori della scuola di Milano
" Oggi, martedi 20 settembre, sul sito dell’USP Milano è uscita una nota VERGOGNOSA inviata dal Provveditore provinciale Giuseppe Petralia e indirizzata a tutti i Dirigenti scolastici, allegata all'elenco delle INSUFFICIENTI disponibilità di cattedre di sostegno in deroga uscito oggi.
Di fatto l'USP Milano ammette la situazione drammatica sul sostegno ma dichiara spudoratamente di non voler porre rimedio.
Anzi fa molto di più, scarica la palla sui DS, li irreggimenta con vere e proprie minacce e delinea per il futuro prossimo un funzionamento sul sostegno che normatizzi la mancanza di ore e di insegnanti: rapporto docente-alunni diversamente abili che salta, utilizzo oltre ogni limite degli educatori, non rispetto dei limiti di alunni per classe in presenza di un compagno diversamente abile, cancellazione delle compresenze.
E Petralia impone a tutti i DS di contribuire a imporre a studenti, genitori, insegnanti e ATA questo sistema basato sull’accettazione dei tagli, sul non rispetto effettivo del diritto allo studio, sull’impoverimento generale della qualità della scuola pubblica.
Gli stessi DS vengono accusati da Petralia, insieme evidentemente a tutti noi altri lavoratori della scuola, di “istigare” le famiglie (considerate evidentemente manovrabili e incapaci di avere un’opinione personale e di fare le loro valutazioni su ciò che vedono e vivono direttamente) a fare ricorsi e a protestare.
Questa nota, a parte il tono intimidatorio e il pericoloso precedente che rischia di costituire per il futuro della qualità del sostegno nelle scuole, mette tuttavia in luce alcune cose positive:
1) La nostra azione collettiva di pressione costante e coordinata (soprattutto degli insegnanti precari disoccupati e in attesa di nomina) sotto il Palazzo del provveditorato e sui suoi massimi dirigenti sta funzionando perché sta mettendo l’Amministrazione in seria difficoltà, obbligando questa a giustificarsi e a cercare di imporre una “stretta” sui Dirigenti scolastici che a loro volta dovrebbero frenare sul nascere le giuste proteste di insegnanti e genitori “liberando” USP e USR da questa nostra pressione e dall’attenzione dei media. BISOGNA CONTINUARE;
2) L’azione dei genitori dei figli diversamente-abili, non solo attraverso i ricorsi individuali ma diretta e collettiva come quella effettuata da alcune associazioni auto-organizzate, per il rilievo che ha verso l’opinione pubblica, contribuisce in maniera fortissima a svelare come i tagli, lungi dal razionalizzare le risorse e rappresentare riforme epocali, stiano in realtà rapidamente distruggendo la scuola pubblica italiana sostituendola con una scuola dell’esclusione, eliminando di fatto il diritto allo studio degli studenti diversamente-abili e peggiorando la qualità di vita e di lavoro di migliaia di studenti, famiglie e lavoratori della scuola;
3) E’ in corso un conflitto interno ai vari livelli dell’Amministrazione (MIUR, USR, USP, DS) causato dall’oggettivo caos attuale nelle scuole dovuto ai tagli imposti dall’alto, in cui ogni livello cerca di scaricare le proprie responsabilità su un altro livello, conflitto di cui noi dobbiamo approfittare se non vogliamo che questo stesso conflitto venga risolto internamente, legalizzando un sistema che assorba l’impatto dei tagli a danno di studenti, genitori e lavoratori della scuola;
4) Per quanto l’USP e di conseguenza l’USR si dichiarino “impotenti” di fronte all’emergenza sostegno (ma c’è anche le emergenze dovute alla mancanza di insegnanti di materia nelle classi, alle classi sovraffollate, alla riduzione di ore e di compresenze ecc.) noi lavoratori della scuola sappiamo bene, e lo sanno anche i genitori, che il dottor Petralia, Direttore USP e il dottor Colosio, Direttore USR hanno gli strumenti per porvi rimedio ed è appunto quello della deroga. Non farlo e concedere solo le briciole come fatto oggi manifesta la loro mancanza di volontà, il loro ruolo di meri esecutori dei tagli ordinati dalla coppia Gelmini/Tremonti e di becchini della scuola pubblica. Tutto ciò rappresenta una vergogna ed è una grave responsabilità che va in capo a quei massimi Dirigenti;
Per questo noi dobbiamo continuare a farci sentire, a partecipare numerosi, a fare pressioni su tutti i livelli (anche sui Dirigenti scolastici) e mantenere fermi i nostri obiettivi:
sul sostegno si autorizzino tutte le deroghe necessarie per ripristinare nelle scuole il rapporto di 1 docente di sostegno ogni due alunni diversamente abili e copertura delle disabilità gravi in base all'effettivo bisogno;
Si garantisca il diritto allo studio per ogni studente e si costruisca nelle scuole una vera cultura dell’integrazione.
RITIRO DEI TAGLI non solo sul sostegno ma su tutte le classi di concorso.
PARTECIPIAMO E FACCIAMO PARTECIPARE AL PRESIDIO DI MERCOLEDI 21 ALL’USP MILANO DI VIA RIPAMONTI 85 ORE 15.30
Per vigilare sul rispetto delle promesse fatte dal Provveditore Petralia di indire per tutte le classi di concorso. nuove convocazioni pubbliche e trasparenti,su base provinciale, su tutte le disponibilità residue e sopravvenute
Per esigere un Tavolo di trattativa con l'USP Milano e l'USR Lombardia sui seguenti temi:
1) immediata azione di rifinanziamento della scuola pubblica in drammatica crisi, da parte delle Amministrazioni comunali, provinciali e regionali per ripristinare tutte le ore delle discipline drasticamente eliminate o ridotte dalla Legge 133/2008 della Riforma Gelmini e tamponare l'emergenza con regolari assunzioni a T.D. secondo il contratto collettivo nazionale;
2) non più cattedre e accorpamenti superiori alle 18 ore; gli spezzoni pari o inferiori a 6 ore devono essere assegnati dall'USP con convocazione pubblica e trasparente;
3) sul sostegno si autorizzino tutte le deroghe necessarie per ripristinare nelle scuole milanesi il rapporto eliminato Gelmini per esigenze di risparmio, di 1 docente di sostegno–2 alunni diversamente abili e copertura delle disabilità gravi in base all'effettivo bisogno;
4) smembrare le classi sovraffollate con più di 25 alunni e rispettare il limite massimo di 20 alunni per classi in presenza di ragazzi diversamente abili;
5) apertura di uno sportello di vigilanza presso l'USP, a carattere permanente, dove denunciare tutte le emergenze, le inadempienze e le irregolarità nella comunicazione delle disponibilità e nelle procedure di nomina.
Coordinamento Lavoratori della scuola di Milano