Milano, diritti negati: USP denunciato!
Sabato 10 settembre si sono svolte le immissioni in ruolo a Milano. Come sempre gli insegnanti vengono trattati come pacchi o peggio, lasciati ad aspettare per ore ed ore sotto il sole in attesa di sentire il proprio nome strillato da un funzionario dell’USP. Ma la nostra indignazione non si ferma a questo annoso problema. Quello che ieri ha scatenato la giusta ira dei Docenti è la lesione dei diritti sanciti da un Tribunale.
“Tantissime Maestre di Scuola Primaria hanno ottenuto un’ordinanza, cautelativa o attuativa, per essere inserite in GaE al fine di ottenere il contratto a tempo indeterminato con riserva da sciogliere al momento della sentenza definitiva. L’Ufficio Scolastico di Milano non ha però tenuto conto di tutte le ordinanze pervenute, ne ha inserite alcune, escludendo la gran parte dei riservisti” dice Silvia Bisagna, dirigente regionale USB Scuola Lombardia. Il MIUR ha derogato le immissioni in ruolo al 15 settembre, si potevano quindi rinviare le operazioni e inserire i nominativi degli aventi diritto. “Abbiamo richiesto, a voce e per iscritto, la sospensione delle convocazioni, ricevendo un secco rifiuto. Abbiamo quindi inviato una diffida a procedere, tramite posta certificata. Anche a questa nessuna reazione e nessuna risposta. Non abbiamo avuto altra possibilità se non recarci in commissariato e sporgere denuncia nei confronti di un Ufficio Scolastico Provinciale che agisce ogni giorno di più seguendo non le norme e le regole, ma una propria volontà non trasparente e a nostro parere illegale, a gravissimo danno dei Lavoratori” continua la sindacalista. “Questa è la prima, ma non sarà l’unica denuncia che presenteremo. Le pronunce del TAR e del Consiglio di Stato non sono suggerimenti da accettare o meno, ma atti da assumere. E vanno assunti con la massima trasparenza, altro fronte su cui l’USP di Milano è colpevolmente carente. Solo pochi giorni fa, a causa della nebulosità delle circolari e della mancata pubblicazione degli elenchi dei Docenti aventi titolo a conciliare il trasferimento errato, decine di Insegnanti hanno affrontato un viaggio costoso per sentirsi dire che non avevano ottenuto la conciliazione. Sarebbe bastato pubblicare un elenco di nomi, come hanno fatto tutti gli altri Uffici Scolastici italiani, per evitare una situazione di disagio economico e mortificazione personale contro la quale avvieremo un’altra denuncia”.
L’azione di USB Scuola Lombardia prosegue con l’invito a partecipare all’assemblea di inizio anno scolastico. “Sarà un anno di lotta contro la 107 che entra a pieno regime nelle nostre scuole e nelle nostre vite. Desideriamo unire le forze di tutti coloro che si vogliono opporre a questo caporalato legalizzato per riportare la Scuola alla sua funzione educativa, allo sviluppo delle capacità e delle potenzialità dei nostri Studenti e del loro pensiero critico, pilastri per la formazione dei Cittadini consapevoli di domani”.
Appuntamento quindi venerdì 16 alle 16.30 in via Pietro Calvi 29 a Milano.