Modifichiamo l’accordo su precariato e concorso firmato da Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Miur
PAS subito, graduatorie d’istituto trasformate in provinciali, no a un nuovo folle algoritmo della legge 107, concorso e mobilità vera attraverso la trasformazione dell’organico di fatto in diritto
USB Scuola ribadisce la propria netta contrarietà all'accordo tra sindacati gialli e MIUR sulla stabilizzazione del personale precario e sui futuri concorsi. Per questo motivo chiediamo a tutti i colleghi di ruolo e precari di firmare la nostra petizione, che consegneremo direttamente al Ministro Fioramonti nell’incontro previsto a metà ottobre. Al Ministro chiediamo di attivare immediatamente un percorso abilitante per tutti i docenti che hanno tre anni di servizio (180x3), di trasformare le graduatorie d’istituto in graduatorie provinciali, facendo anche in modo di garantire l’accesso in seconda fascia, già nel 2020, ai docenti che si abiliteranno tramite Pas; come facciamo da sempre, continuiamo a chiedere la trasformazione dell’organico di fatto in diritto, che consentirebbe di ottenere circa 200.000 tra posti comuni e di sostegno da stabilizzare attraverso un concorso riservato ed ordinario, e che faciliterebbe anche la mobilità dei docenti esiliati, che a causa del folle algoritmo della Legge 107 sono da anni in attesa di potere rientrare nelle province di residenza.
Con la trasformazione dell’organico di fatto in diritto non occorrerebbe ricorrere, in relazione al problema di carenza di posti di ruolo al Sud, allo spostamento di migliaia di precari al Centro-Nord, sul modello della legge 107, come previsto dall’accordo: i precari delle GaE e i vincitori/idonei dei concorsi 2016 e 2018 vanno stabilizzati nella propria provincia o regione, così come loro diritto e così come previsto dai bandi dei concorsi cui hanno partecipato.
A tal proposito, chiediamo infine una programmazione sensata dei posti messi a bando e all'adeguamento dell'organico alle reali necessità delle scuole di tutt’Italia.
Siamo certi che l’accordo appena sottoscritto sia frutto degli interessi delle sigle che lo hanno firmato e non dei lavoratori che le stesse si arrogano di rappresentare.
Ecco perché chiediamo di sottoscrivere la petizione e di avviare un percorso di confronto con tutte le realtà che non si sentono tutelate da quest’accordo-truffa, costruendo insieme una stagione di lotta per i diritti reali di tutti i lavoratori della scuola pubblica statale.
Il link alla petizione: chng.it/WGM7RdfHdp