Nessun premio, solo compiacenza e discriminazione. Bonus a tutti o non lo vogliamo!
Ieri sui giornali è scoppiato il caso della distribuzione del Bonus al Liceo Parini di Milano. A quanto pare, per quanto il Bonus Docenti sia stato in questa scuola distribuito al 75% dei docenti e, a quanto dichiarato dal Dirigente Scolastico, non abbia superato i 600 € a testa, per la fascia più alta, il 25% dei docenti esclusi ha avviato una protesta scrivendo al dirigente, ai colleghi, all’Ambito Territoriale di Milano, al Ministero. Sui motivi dell’esclusione di questi docenti dal Bonus ci sono diverse interpretazioni. Gli studenti sostengono che non siano stati premiati i docenti più severi, i docenti vittime dell’esclusione ritengono invece che il fatto di essere un numero così esiguo di esclusi configuri nei loro confronti una vera e propria forma di discriminazione, sentendosi indicati come docenti non all’altezza del proprio compito professionale. USB Scuola ritiene che questa vicenda mostri ancora una volta l’assoluta negatività del meccanismo del Bonus Premiale: se, come abbiamo messo in luce più volte, quando esso è riservato ad una piccola percentuale di docenti, è un meccanismo ad altissimo rischio corruttivo, che definisce sperequazioni inaccettabili tra lavoratori, la cui retribuzione è peraltro, come tutti sanno, scandalosamente bassa; questa vicenda dimostra che, anche quando distribuito alla maggioranza dei docenti, esso determina meccanismi di esclusione e di vera e propria ostracizzazione di chi ne viene escluso. Per questo riaffermiamo quanto sostenuto già dall’anno scorso nella nostra campagna “A tutti o non lo vogliamo!”: il Bonus Docenti va rifiutato e se ne deve pretendere l’abolizione da parte del neonominato governo e Ministro dell’Istruzione. Non di elemosine o di premi, che con troppa facilità possono esser legati all’essere accondiscendenti e proni alle scelte dei Dirigenti Scolastici, hanno bisogno i docenti italiani, ma di un rinnovo contrattuale che preveda un aumento dignitoso che permetta di recuperare il potere d’acquisto perso in tutti questi anni di blocco contrattuale. Non di meccanismi competitivi, che creano un clima ostile e di sospetto tra colleghi, ha bisogno la scuola, ma di risorse che le permettano di portare avanti il suo compito educativo con la dignità che le spetta e di affrontare le molte emergenze che ogni giorno è costretta a fronteggiare. Per questo esprimiamo solidarietà ai colleghi del Liceo Parini e rilanciamo anche per quest’anno scolastico l’idea di un Bonus distribuito a pioggia su tutti i docenti, in modo che non venga annullato il meccanismo discriminatorio e di disparità di trattamento tra colleghi, che vengano rigettate le “corti” o le gerarchie fittizie all’interno del corpo docente e che esso non possa intaccare il valore assolutamente paritario delle discipline tutte e del lavoro di ognuno di noi.