Penso e agisco.. dunque sono! L'USB apre il confronto su Sindacati.. Scioperi.. e noi

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Voce Ata è un sito che raccoglie le istanze e le mobilitazioni del personale ATA dopo un interessante articolo

I Sindacati annunciano un autunno di proteste…ma in oridine sparso!

sul senso dei tanti scioperi separati abbiamo inteso rispondere.. questo potrebbe servire a tutti per aprire una riflessione più profonda al di là delle singole scadenze,

L’USB risponde all’articolo ” I Sindacati annunciano un autunno di proteste…ma in oridne sparso! “…a noi piacerebbe lo facessero anche gli altri…e a voi?chissà magari qualcun altro ha qualcosa da dire Voce Ata e USB Scuola saranno ben lieti di dare spazio sui propri siti a tutti

Cara Voce ATA,

in merito al vostro scritto "I Sindacati annunciano un autunno di proteste…ma in oridine sparso!" del 24 settembre 2011, abbiamo delle riflessioni da fare e vorremmo aprire un serio dibattito e confronto nei fatti.

Evitiamo di fare smancerie varie; ci rivolgiamo a voi perché vediamo con rispetto il vostro lavoro, questo è un fatto. La questione da voi posta è la stessa che ci pongono tanti altri lavoratori, non sempre però si riesce a distinguere bene le posizioni.

Mi spiego, avrete notato che spesso la critica ai sindacati viene accompagnata dal rifiuto rassegnato alla mobilitazione non di rado è fatta propria da chi una tessera sindacale in tasca ce l’ha e non ha mai manifestato, né semplicemente difeso un collega. Questo è anche un altro fatto.

Siamo sicuri che mettere tutti sullo stesso piano faccia davvero bene ai lavoratori e male ai sindacati? Non è forse proprio lo scopo di certi sindacati escludere i lavoratori dalla partecipazione magari proprio grazie alla rassegnazione e ad un certo qualunquismo?

Infondo, lo stesso Angeletti della Uil si è dovuto rimangiare le sue affermazioni sull’inutilità dello sciopero del 6 settembre davanti a tanti suoi tesserati che hanno scioperato. Se tutti gli iscritti a tutti i sindacati non accettassero il sindacato solo come un “centro servizi” forse la vita democratica ne avrebbe da guadagnare, e gli Angeletti & co questo lo evitano come la peste.

Il 28 ottobre ne ha proclamato uno suo di sciopero: una farsa, l’apoteosi del tradimento. Il 12 lo fa la CISL e l’8 la CGIL manifesta ma forse chiedete più unità tra loro? Firmano le cose importanti sempre insieme ma non hanno il coraggio di scendere in piazza insieme, saranno i diversi partiti a cui fanno riferimento a condizionare la cosa?

Eppure nella vostra lista c’è pure lo sciopero del 7 ottobre degli Unicobas.
Lo abbiamo imparato o no che gli scioperi non sono tutti uguali? D’altra parte basterebbe leggere i motivi dichiarati (per non dire di ricordare cosa hanno fatto nella pratica i loro promotori) per scegliere a quale sciopero partecipare.

INSOMMA, A NOI LA UIL, LA CISL E PURE L’ONDEGGIANTE CGIL, L’AUTUNNO PROPRIO NON CE LO SCALDANO!!

 

O si sta con la Banca Centrale Europea, con il Governo (l’ attuale come con il futuro), con la Confindustria oppure si sta con i lavoratori e i sindacati che lottano coerentemente e con continuità per la riconquista di un po’ di dignità grazie al lavoro e ai diritti minimi di civiltà come la salute, l’istruzione, la mobilità, etc.

Mettere tutti sullo stesso piano secondo noi è un errore, sempre, in tutti i campi; è come se in classe davanti ad uno studente che disturba si sceglie di punire tutti. Non solo non serve ma è nocivo e controproducente.

In questi decenni da una parte c’erano i sindacati concertativi che si spartivano interessi e posizioni di potere ai tavoli e dall’altra i sindacati di base esclusi dai diritti sindacali che spesso sono rimasti a “far movimento” senza la forza e spesso la capacità di ribaltare gli equilibri ma almeno non si son venduti.

Il fatto vero è che almeno dagli accordi del luglio del 1993 è stato tolto il diritto di parola (assemblea e voto) ai lavoratori ( nella scuola pure gli studenti con un un po’ di firme possono fare le assemblee i lavoratori no!) e di conseguenza i sindacati non concertativi non hanno avuto il minimo spazio per costruire la propria forza. Non è forse da qui che la democrazia viene azzoppata?

L’Unione Sindacale di Base con il Congresso di fondazione (del maggio 2010) ha aperto una profonda riflessione dei limiti del sindacalismo di base a partire dalla consapevolezza che oggi si apre una nuova fase in cui abbiamo bisogno di un Sindacato, non di un generico “movimento di opposizione” ma di un Sindacato indipendente, autonomo da coalizioni governative e gruppi di potere, che non dica “si signore” ma che grazie al conflitto (non solo di piazza) sappia prendersi i tavoli della trattativa.

Ora le cose stanno precipitando non c’è più la concertazione, con l’Accordo del 28 giugno si è ratificata la fase del collaborazionismo; i sindacati che l’hanno firmato CGIL,CISL,UIL hanno apertamente dichiarato la loro complicità con i padroni o se preferite gli “imprenditori”.

Ponete il problema delle tessere: dite che bisogna restituirle. Bene cancellatevi dai sindacati complici. Ma se non dicessimo iscrivetevi ai sindacati di base, all’USB a chi faremmo il piacere? Sapete forse quale è stato l’altro accordo per il pubblico impiego recente tra Governo e Sindacati “amici”? Mentre le Borse crollano si sono garantiti la gestione di un altro Fondo Pensione “Sirio” proprio come quello che c’è nella Scuola. Mentre a noi alzano l’età pensionabile, bloccano per un anno i colleghi e si trattengono per 24 mesi la liquidazione!! Che dite se calano un po’ di tessere che gli succede? E invece cosa succede all’USB, all’Unicobas, ai Cobas se dovessero avere lo stesso calo?

Noi la nostra autonomia ce la garantiamo con i soldi delle tessere, qualche servizio e tantissimo lavoro volontario: è così non dobbiamo dire grazie a nessun Governo amico.

Dovremmo parlare di come costruire i nostri strumenti per difenderci a partire dallo sciopero, e avere chiaro che solo se uniti davvero e organizzati abbiamo la possibilità concreta di ribaltare questa situazione. Per il momento mi sono già troppo dilungata e voi siete così stimolanti.

Solo un altro fatto e rinviamo il resto: avete notato che l’USB ha ADERITO allo sciopero dell’Unicobas del 7 ottobre? Avrete notato che si sta costituendo un fronte alternativo nei fatti allo scempio dei sindacati complici, sicuramente non è ancora sufficiente, sicuramente non del tutto definito ma qualcuno diceva:

non bisogna guardare a ciò che è grande ma sta morendo, piuttosto a ciò che è piccolo ma sta crescendo. Non chiedetemi chi l’ha detto: non lo ricordo!


Grazie

Barbara Battista

Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego -Scuola