PROCLAMATO LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
Contro la precarizzazione sistematica dei rapporti di lavoro
Contro il federalismo scolastico che porta le “gabbie salariali”: paghe diverse per lo stesso lavoro in regioni diverse
Contro la guerra «meritocratica» tra lavoratori, per la libertà di insegnamento
Contro il processo di privatizzazione della scuola già introdotto dal sistema delle fondazioni
RIPRENDIAMOCI LA SCUOLA
Lo scorso anno con lo sciopero degli scrutini abbiamo creato scompiglio nelle file del Ministero, dei Dirigenti e soprattutto dei sindacati collaborazionisti, che tanto si impegnarono a spargere menzogne, boicottando attivamente lo sciopero durante gli scrutini, il momento più “visibile” del nostro lavoro. La stessa cosa è successa ora con la “non collaborazione” per le prove Invalsi.
Il loro nervosismo ci dice che questa è la strada giusta per continuare la lotta per:
Ritiro dei tagli alla scuola previsti dall'art. 64 della legge finanziaria 133/2008 (otto miliardi e 133 mila posti di lavoro tagliati) e di tutti i regolamenti e decreti sulle elementari, le superiori e ai centri per l'educazione degli adulti .
Definizione di un serio piano di assunzioni a tempo indeterminato che porti in tempi brevi e certi alla soluzione del problema del precariato.
Ritiro della legge122/2010 (legge finanziaria del 2010 che prevede il blocco dei contratti per 3 anni; l'aumento dell'età pensionabile alle donne a 65 anni; il blocco degli scatti di anzianità e del turn-over; tagli generalizzati a tutti i servizi sociali e alla pubblica amministrazione).
Ritiro del Dlgs n°150 del 2009 (legge Brunetta) e di tutti i provvedimenti sulla “valutazione”.
Internalizzazione di tutti i lavoratori delle ditte che lavorano per la scuola (ex-lsu, co.co.co, a prestazione d'opera).
Ritiro del decreto “salva precari” e dei contratti di disponibilità per la piena applicazione della legge 124/99 sui contratti a tempo indeterminato sui posti vacanti.
Per la democrazia nelle scuole: dal rilancio degli organi collegiali, continuamente esautorati da Dirigenti “sceriffi”, al rinnovo delle RSU bloccate da due anni a causa degli “scambi” in corso tra sindacati collaborazionisti e Governo sul contratto e pensioni in cambio di prebende varie (fondi pensione) e diritti sindacali “esclusivi”.
Rimettiamo gli ingranaggi della scuola nelle mani dei lavoratori
Riprendiamoci lo sciopero che serve!
SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
Lo sciopero degli scrutini è proclamato in tutta Italia, in base ai calendari scolastici regionali,
9-10/6 Marche e Puglia,
10-11/6 Veneto,
16-17/6 Liguria e Bolzano,
14-15/6 tutte le altre Regioni.
L'USB SCUOLA ha proclamato anche quest'anno lo
SCIOPERO ORARIO
per consentire ai docenti di scioperare solo per uno scrutinio e, dunque, alternarsi nei due giorni consentiti per legge, con una trattenuta pari all'effettiva durata dello scrutinio “bloccato” (a 17,5 euro l'ora).
Questa modalità si aggiunge a quella che prevede lo sciopero per l'intera giornata.
Riprendiamoci tutto: SCUOLA, LAVORO E DIGNITA'.