Argomento:

Recupero dei 10 minuti: Difesi i diritti e i posti di lavoro (fino a 14 posti per le supplenze brevi): così si riconquista la dignità della scuola

al ITT “L.Bottardi” di Roma la vicenda si chiarisce  Il Dirigente dell'USP lo scrive, per “forza maggiore” la riduzione dell'ora NON va recuperata


Dopo 15 giorni di mobilitazione, il Dirigente dott. Minichiello, scrive il suo parere in merito alla pretesa della Dirigente Scolastico di imporre modifiche all'orario stabilito dal Consiglio d'Istituto, obbligando i docenti a recuperare fino a 99 ore a testa.

Il dott. Minichiello afferma, senza ambiguità, dopo aver preso atto della ferma opposizione di tutte le componenti, che l'orario non poteva essere cambiato in corso d'anno, che non esiste alcuna normativa che prevede il recupero nel caso di un'accertata “causa di forza maggiore”.


In sostanza il dott. Minichiello, il cui parere è stato richiesto dal DS, non può far altro che darci ragione!


L'USB SCUOLA RINGRAZIA

i genitori, gli studenti e, soprattutto, i lavoratori dell'ITT “L.Bottardi” e la loro RSU, per la determinazione con cui hanno portato avanti la propria rivendicazione di veder rispettati gli organi collegiali (il Consiglio d'Istituto), il Contratto Nazionale, e qualche legge dello Stato, e non ultime, le vere esigenze della scuola che non vuole sopperire alle logiche dei tagli “fisici” e “morali”.


Questa lotta ha permesso al Sindacato di poter praticare ciò che va dicendo:

LA DIGNITÀ VALE SEMPRE IL SACRIFICIO DELLA LOTTA CHE SI CONDUCE.


Uniti abbiamo tutti dimostrato


  • all'ex-Ministro (e al prossimo lo ricorderemo) che la scuola non si fa con i Comunicati Stampa;

  • ai Dirigenti degli Uffici Scolastici che i Comunicati Stampa non costituiscono fonte di diritto

  • ai Dirigenti Scolastici che i problemi di gestione della scuola, la mancanza di personale, non si possono risolvere con la violazione dei diritti e delle imposizioni;

  • a tutti quei colleghi e forze sindacali del “quieto vivere” del “recuperiamo per il bene degli studenti”, del “recuperiamo un pò”, che non si può e non si deve mettere la testa sotto la sabbia: è nostro dovere ed è possibile far rispettare i nostri diritti collettivi ed individuali, il “meno peggio” porta sempre al peggio, è la storia del nostro paese degli ultimi decenni;

  • a tutti quelli del “tanto non cambia mai niente”:

    • all'ITT “L.Bottardi” i docenti hanno impedito che gli venisse aumentato di 99 ore (1 mese e mezzo) il tempo di lavoro, o di 32 ore (quasi 2 settimane) secondo l'ipotesi dei “mediatori”, ore che rischiavano di andare a coprire le assenze dei colleghi, così hanno difeso la possibilità di chiamare i colleghi precari per le sostituzioni, hanno difeso fino a 14 possibili posti di lavoro, in questo modo hanno difeso la paga di tutti!
    • gli studenti hanno compreso che la scuola è una cosa seria, che quando si prendono degli impegni si mantengono e anche chi abita lontano potrà frequentare, ci auguriamo, con successo questo Istituto;
    • i genitori hanno sperimentato che la scuola è anche loro che non c'è possibilità di assicurare un futuro ai propri figli se non si interviene in prima persona a difesa della scuola pubblica statale!

In ultimo ricordiamo a tutti che gli atti formali prevedono che nessun obbligo di recupero è fatto ai docenti, vi invitiamo pertanto a segnalare al Sindacato qualsiasi illegittima richiesta.

 

NON È FINITA QUA, LO SAPPIAMO BENE, MA ORA ABBIAMO UN ESEMPIO DA SEGUIRE E CI AUGURIAMO CHE LO STESSO VALGA PER TUTTI I DIRIGENTI!