Resistenza. Quando i dirigenti scolastici "travalicano il rispetto delle persone e del buon gusto"!
La RdB USB Scuola si riconosce nel comunicato del Coordinamento dei lavoratori, studenti e genitori delle Scuole secondarie di Roma in solidarietà degli studenti della scuola media G.Belli di Roma "colpevoli" di aver cantato Bella Ciao!
Riportiamo integralmente il comunicato:
“Loro rossi di imbarazzo, noi rossi di rabbia!”
Il “Coordinamento dei lavoratori, studenti e genitori delle Scuole secondarie di Roma” esprime la più viva preoccupazione per la censura espressa dalla Dirigente Scolastica della Scuola Media G. Belli nei confronti degli alunni che hanno cantato "fuori programma" Bella Ciao in un'esibizione davanti a rappresentanti del Ministero. Questa canzone rappresenta simbolicamente i valori che tutti i cittadini dovrebbero condividere in quanto espressione della Repubblica nata dalla Resistenza e della nostra Costituzione. Tanto più grave e incomprensibile appare quindi la considerazione espressa dalla Preside nella lettera inviata a docenti, genitori e alunni, secondo cui "non vanno mai dimenticati i doveri verso chi ospita, a cui ci si deve rapportare con rispetto...... se è giusto esprimere le proprie convinzioni, è altrettanto giusto e importante non assumere iniziative che travalicano i limiti del rispetto delle persone e del buon gusto" (dal testo della sua lettera a docenti, genitori e alunni, riportato da Repubblica del 2 giugno).
Chiediamo dunque sgomenti: i valori della Resistenza sono contrari al buon gusto? volerli ricordare in una sede istituzionale della Repubblica Italiana può denotare mancanza di rispetto? o non è forse la Dirigente Scolastica in questione che con il suo gesto ha mortificato, denigrato, offeso il nostro patrimonio storico, quel patrimonio che la scuola dovrebbe difendere?
In un momento in cui dai Dirigenti Scolastici ci aspetteremmo una difesa della scuola pubblica e democratica che sta subendo un attacco senza precedenti, assistiamo invece a numerosi episodi di censura e a pressioni per limitare la libera espressione dei valori fondanti della nostra democrazia e la legittima partecipazione a momenti di protesta.
Coordinamento dei lavoratori, studenti e genitori delle Scuole secondarie di Roma