Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale: non vogliamo la scuola di avviamento al lavoro!
La delega sull'istruzione professionale (atto 379) prevede la disarticolazione del percorso quinquennale in un biennio seguito da un triennio articolato in un terzo un quarto e quinto anno. Fino a 264 ore del biennio potranno essere “personalizzate” o anche, dal secondo anno, sostituite da attività di alternanza scuola-lavoro o contratti di apprendistato. Come è facile immaginare, questo comporterà la perdita di ore delle discipline non di indirizzo (italiano, matematica, diritto ecc.) impoverendo il percorso di istruzione professionale già minato dalle precedenti riforme (Fioroni e Gelmini) che hanno tagliato in maniera pesante anche le ore di laboratorio.
Alla conclusione del triennio è previsto il bivio: gli alunni potranno eventualmente iscriversi al quarto e quinto anno per conseguire il diploma o optare per un solo anno e acquisire il diploma di formazione professionale erogato dalla regione.
Tutto il precorso disegnato dalla delega sembra orientato all'uscita degli studenti dall'istruzione professionale che viene trasformata in una sorta di scuola di avviamento al lavoro gratuito, con alunni che potranno firmare contratti di apprendistato con i privati già dal secondo anno. Una scuola con una forte connotazione di classe, in cui si opera una forte differenziazione tra stili di apprendimento pratico e astratto, non tenendo conto dello sviluppo educativo del discente e legittimando lo sfruttamento minorile.
#nessunadelega #nobuonascuola
17 marzo SCIOPERO DELLA SCUOLA!