Roma: "La neve se ne frega" ma non di tutti

Roma -

diversi DS convocano il personale ATA per aprire le scuole chiuse dal Sindaco

in allegato la lettera di diffida dell'USB e la circolare dell'USR Lazio della dott.ssa Novelli


La neve interferisce con il Piano Vidor del Governo, durante le nevicate infatti le telecamere non riescono a riprendere i cittadini. La neve nel racconto di Ligabue diviene simbolo di libertà.

 

 

 

 

Non la pensano allo stesso modo alcuni Dirigenti Scolastici che alla confusione generata da una eccezionale situazione climatica e dalla, dir poco, “impreparazione” dell'Amministrazione Comunale e degli apparati competenti, hanno aggiunto il loro convulso senso di onnipotenza nei confronti del personale ATA.


Ci arrivano segnalazioni da più parti, verificate anche con un rapido giro sui siti delle scuole, che molti DS davanti all'Ordinanza del Sindaco Alemanno del 6 febbraio, che stavolta (abbastanza chiaramente) disponeva la chiusura delle scuole, hanno ordinato (a mezzo internet) a tutto il personale ATA di recarsi comunque a lavoro per garantire al personale “dell'Amministrazione capitolina deputato alla messa in sicurezza e/o manutenzione che si rendessero necessari, sia all'interno degli edifici medesimi, che negli spazi esterni adiacenti.”


Ci voleva la neve per avere nelle scuole il personale dell'Amministrazione capitolina deputato alla verifica ed eventualmente all'intervento per garantirne la sicurezza!


Ma chi deve aprire la scuola in questi casi? Ci vuole davvero tutto il personale ATA?


  1. IL MERITO: L'Ordinanza del Sindaco “vieta” l'apertura delle scuole e non soltanto “l'attività didattica” dunque nessuno deve recarsi a scuola, tanto meno il personale ATA; per consentire l'eventuale apertura al personale capitolino basta il Dirigente o un suo incaricato e, perchè no, il Responsabile per la Sicurezza;

  2. IL MEZZO: un “ordine di servizio” come una circolare di un DS non può essere ritenuto tale solo perché pubblicato sul sito della scuola, né tanto meno un generico comunicato;


E invece alcuni Dirigenti hanno preteso, confusamente, il personale previsto per i “servizi minimi essenziali” dimenticando che la legge 146/90 li stabilisce solo in caso di sciopero o assemblea!!

Qualcuno si è spinto a chiedere la giustificazione o un giorno di ferie a coloro che non avessero preso servizio.


USB Scuola invita i lavoratori a non sottostare al delirio di onnipotenza di questi Dirigenti, di rifiutare qualsiasi ricatto e di rispettare l'Ordinanza del Sindaco e la circolare dell'USR che ben spiega ai Dirigenti il da farsi.

Qualora qualcuno si sia recato comunque a lavoro nella giornata del 7, lo invitiamo a richiedere il recupero della giornata di festività o del pagamento del corrispettivo in straordinari.


USB invita i lavoratori a denunciare i comportamenti scorretti al sindacato per il recupero della giornata e soprattutto, qualora nel viaggio da e per il raggiungimento della sede di servizio si siano verificati incidenti con eventuali infortuni.