Roma, piccole grandi resistenze all'inganno della "Buona Scuola"
Nelle scuole di Roma, nei giorni scorsi, ci sono stati due momenti significativi di resistenza concreta agli inganni della “Buona Scuola”, la legge voluta dal governo Renzi contro l’intero mondo della scuola.
In alcune scuole elementari del II Municipio i tagli ai servizi sociali e comunali da parte del Comune di Roma (che non sono iniziati certo con la giunta Raggi) hanno portato alla riduzione del numero e del monte orario degli Aec (assistenti educativi culturali). Ridurre l’orario degli alunni con disabilità in assenza del necessario supporto didattico-educativo è una soluzione a cui hanno fatto ricorso diversi dirigenti scolastici. Con un gesto di splendida solidarietà, tutti i genitori di un istituto scolastico hanno deciso che faranno uscire i propri figli dalla scuola quando quel singolo alunno al quale viene ridotto l’orario di lezione sarà costretto a interrompere le lezioni per la mancanza del proprio educatore. E questo avverrà fino a quando le istituzioni non assicureranno l’assistenza educativa necessaria per ogni singolo studente.
In un altro istituto comprensivo del V municipio il collegio docenti ha respinto a grande maggioranza un progetto di finanziamento europeo FSE-PON, presentato come progetto contro la dispersione scolastica che, in realtà, avrebbe aperto le scuole in orario extrascolastico, quindi, non avrebbe realizzato alcun supporto o affiancamento nelle ore di lezione mattutina per gli studenti in difficoltà. Nonostante le dirigenziali promesse di lauti compensi al personale, i docenti dell’istituto hanno bocciato per ben due volte in collegio tale proposta di facciata essendo consapevoli che solo con una forte resistenza ai progetti-vetrina si possono costruire reali interventi di sostegno per tutti gli studenti che ne hanno necessità.
Sono due piccoli episodi che insegnano a tutti i lavoratori della scuola, a tutte le famiglie, a tutti gli studenti, che si può e si deve resistere con ogni mezzo e su ogni fronte alla grande truffa della “Buona Scuola” la quale non ha risolto i problemi strutturali di risorse umane e materiali che ogni giorno mettono in discussione quel diritto allo studio riconosciuto pienamente dalla nostra Costituzione repubblicana.
USB Scuola Roma
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