Roma: studenti e lavoratori uniti per la Palestina: assemblea pubblica mercoledì 1 ottobre ore 17:30 di USB Scuola e OSA
Come USB Scuola e OSA (Opposizione Studentesca d’Alternativa) promuoviamo un’assemblea pubblica di studenti e lavoratori per il prossimo mercoledì 1 ottobre, aperta a tutti i nostri colleghi e colleghe che non possono più accettare il genocidio in corso in Palestina e pensano che le scuole debbano prendere parola. Alle 17.30 presso via dei Sabelli, 23, ne parleremo tutti e tutte per organizzarci insieme.
Dalla preparazione della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla in poi, in Italia è ripartito un movimento di solidarietà con la Palestina che ha contagiato anche le scuole: minuti di silenzio, picchetti, assemblee, mozioni dei collegi docenti e nei consigli d’istituti sono sintomi di un fermento che coinvolge trasversalmente studenti e lavoratori. Lo Sciopero Generale del 22 settembre scorso ne è stata dimostrazione con una partecipazione eccezionale dal mondo scuola, che però deve darsi una prospettiva se non vuole perdersi dopo una fiammata. La posta in gioco è la riattivazione o meno di una vita politica e democratica nelle scuole, degna di questo nome; che Valditara – con la sua idea di scuola reazionaria e repressiva – vuole negare con un’operazione culturale sottile, secondo cui le scuole devono essere “neutre” e occuparsi di fatti “tecnici”. Ciò di cui ha ancora più paura è che gli studenti e i lavoratori della scuola escano dai loro steccati e riconoscano che i loro specifici problemi derivano dal comune disegno di scuola neoliberista e reazionaria che porta avanti il governo Meloni. Insomma, teme che giornate come quella del 22 settembre si ripetano!
Per questo, vogliamo unirci e confrontarci. Da anni OSA e USB praticano assieme l’Alleanza Studenti Lavoratori della scuola e oggi pensiamo ci siano le condizioni per rinsaldare un legame più forte nella lotta per la Palestina. Le iniziative nelle scuole sono state le più varie e hanno espresso un comune sdegno per il genocidio in corso a Gaza e per la complicità dell’Italia con lo stato terrorista di Israele. Di fronte a ciò, Valditara ha taciuto, e ha chiesto di mettere a tacere anche noi. È qui che, se ci uniamo, possiamo dare una spinta alla situazione, facendo schierare sempre più scuole con la Palestina e imponendo al ministro una scelta: schierarsi anche lui, o perdere la fiducia dell’istituzione che dovrebbe rappresentare.
Gli attacchi israeliani alle navi della Flotilla che navigano verso Israele ci dicono che non c’è più tempo, che dobbiamo essere pronti di nuovo a bloccare tutto con un grande sciopero generale, che dobbiamo essere pronti alla massima mobilitazione. Studenti e lavoratori della scuola possono e devono farlo, insieme. Blocchiamo tutto!