Scuola, il 6 maggio USB ha detto no alla riforma Bianchi su reclutamento e formazione. Il 20 maggio lo grideremo ancora più forte con lo sciopero generale

Nazionale -

Il 6 maggio la scuola ha scioperato. USB Scuola, insieme alle principali organizzazioni conflittuali e agli studenti di OSA, ha organizzato per l’occasione una serie di manifestazioni per portare in piazza alcune rivendicazioni cruciali, dal ripudio della guerra alla decisa opposizione alla nuova riforma del ministro Bianchi su reclutamento e formazione.

Un progetto pericolosissimo, che intende imporre un modello di formazione pensata dall'alto, tutta centrata su competenze digitali e finalizzata alla progressione di carriera dei docenti; inoltre, la riforma nega il diritto dei docenti con almeno tre anni di servizio alla stabilizzazione e mette in piedi un percorso tortuoso per l'accesso al ruolo.

Le organizzazioni firmatarie del contratto, stando alle dichiarazioni dei loro segretari, si sono messe in moto e sciopereranno il 30 maggio (alla buon’ora...), ivi compresa la rituale minaccia di blocco degli scrutini, ma sappiamo altrettanto bene quale dinamica si produrrà. Da una parte, una mobilitazione tardiva, che allo stesso tempo creerà aspettativa e la smonterà nei colleghi che verranno per l'ennesima volta illusi e delusi. Dall'altra parte, eventuali piccole e insignificanti migliorie in un impianto che però va rigettato in blocco.

Noi riteniamo che la strada non possa essere questa. La scuola pubblica statale non ha bisogno di un nuovo sistema di formazione di tal natura, né di un modello per l'accesso ai ruoli che sembra pensato per eliminare i precari. Le priorità sono altre e sono sempre le stesse: ampliamento degli organici, riqualificazione e ristrutturazione degli edifici, tutela della sicurezza, assunzioni immediate di tutti coloro che hanno già maturato un servizio necessario al funzionamento dell'intero sistema.

Per questo, riteniamo che l'appuntamento dello sciopero generale del 20 maggio abbia le caratteristiche per rilanciare il conflitto e continuare nella battaglia per una scuola sicura, per tutti, che sappia rispondere ai bisogni di tutti gli studenti e di tutte le studentesse.

USB Scuola

9-5-2022