SCUOLA IN PERICOLO E INSICURA
L'ennesimo incidente, dovuto probabilmente alla scarsa manutenzione del patrimonio edilizio scolastico, si è verificato il 27 marzo nella scuola elementare di via Stoppani a Milano.
Secondo quanto riportato da diverse testate giornalistiche, alcuni pannelli della controsoffittatura della classe III C si sono staccati crollando sui bambini che facevano lezione. Quattro bambini di otto anni sono rimasti leggermente feriti nell'incidente. Le famiglie chiedono controlli a tappeto in tutta la scuola e hanno anche inoltrato un esposto al Codacons. Tuttavia facciamo notare alla pubblica opinione e a tuttte le famiglie che si tratta, ancora una volta, di un fatto inquietante che, al di là delle chiacchiere governative sulle “belle scuole”, testimonia la precarietà di molte strutture scolastiche, anche nel pieno centro di Milano, capitale della ricca Lombardia. Una regione che, a dispetto di una situazione economica più florida di molte altre, risulta all’ultimo posto nazionale per gli investimenti pro-capite per cittadino nella Conoscenza, cultura e ricerca, di cui fa parte la spesa per l’edilizia scolastica (fonte Agenzia Statale per la Coesione Territoriale).
L'edilizia scolastica e la manutenzione dei locali scolastici hano un costo, come la tenuta in sicurezza di ogni edificio pubblico. Costi che fanno parte del welfare sociale e che non possono essere bypassati dai vincoli di bilancio imposti dall'austerity. I nostri studenti non possono rischiare che sulle loro teste continuino a crollare soffitti e intonaci. Novanta cantieri scolastici su cinquecento scuole milanesi sono a tutt'oggi aperti: circa 6 milioni e 500mila euro per completare i lavori in via San Colombano, alla scuola Muzio e in un’altra decina di plessi; mentre si stanno completando i lavori alla scuola del Trotter. Il plesso di via Stoppani aveva appena concluso un intervento di bonifica dall'amianto e di revisione della pavimentazione. Come è possibile che, chiuso un cantiere da poco tempo, ci si ritrovi ancora a lavorare in condizioni di totale pericolo e insicurezza?
Non è accettabile che studenti e lavoratori vivano quotidianamente ambienti scolastici senza riscaldamenti, senza certificati prevenzione incendio, senza sicurezza. Le istituzioni rispondano a cittadini, famiglie, lavoratori anche individuando le responsabilità per la gravità di questi incidenti.