SCUOLA: LA REGIONE CAMPANIA STRACCI L'ACCORDO CON IL MINISTERO PER I CONTRATTI DI DISPONIBILITA' DEI PRECARI

Napoli -

Il 4 febbraio una delegazione RdB SdL è intervenuta presso l’assessorato al lavoro guidato da Corrado Gabriele. L’incontro con le parti sociali è stato tenuto per affrontare l’applicazione dell’accordo Regione Campania – Miur (ministero istruzione, università e ricerca) sul decreto che prevede i contratti di disponibilità per i precari della scuola.



La delegazione del sindacalismo di base ha confermato tutte le critiche e la sua ferma opposizione ai contratti di disponibilità che l’assessorato, in pieno accordo con il ministro Gelmini, intende offrire tramite progetti regionali, a circa 4.000 precari tra insegnanti e personale ATA.


Queste “integrazioni al reddito” si traducono in 500 euro lordi al mese per i cinque che restano quest’anno alla chiusura estiva della scuola pubblica. I progetti riguarderanno l’impegno degli aventi diritto in percorsi complementari alla formazione di base per gli studenti e/o corsi di specializzazione per gli insegnanti. E cosa succederà negli anni a venire?


RdB – SdL hanno chiesto al governo regionale di rompere l’accordo con il ministero visto che:


1)    i propagandati 10 milioni di euro che dovevano essere finanziati dal governo nazionale non arriveranno;


2)    l'INPS non eroga i sussidi di disoccupazione perché il Ministero gli ha fornito elenchi incompleti e senza istruzioni;


3)    tanti precari non sono rientrati nei criteri per avere i contratti di disponibilità e da febbraio saranno senza il sussidio di disoccupazione ordinaria;


Come abbiamo denunciato da settembre, l’accordo firmato dalla Regione Campania è una truffa ai danni dei precari, della scuola e di tutti i cittadini. Si tengono parcheggiati i lavoratori nei corsi di formazione (gestiti da chi?) mentre la scuola pubblica non svolge la sua funzione istituzionale e aumentano le scuole private. Basta con la demagogia elettoralistica sulla pelle dei lavoratori! Come avviene in altri settori, la Regione può finanziare contratti nazionali statali e non un elemosina una tantum. Lo stanziamento regionale può essere usato per finanziare il lavoro vero e stabile, rilanciando la funzione della scuola pubblica.  

A differenza di tutte le altre organizzazioni sindacali presenti, RdB SdL non intendere sottoscrivere nessuna intesa che abbia come merito i criteri di attribuzione/selezione di questi contratti di disponibilità che già dalle norme previste dal cosiddetto decreto salvaprecari rende discriminatorio ogni tipo di soluzione.

 

RdB Scuola  -  SdL