Senza alcun ritegno: equiparare antisionismo ed antisemitismo, l’ultimo tentativo di autogol di un governo incattivito e scomposto
Il disegno di legge del Governo Meloni “contrasto all’antisemitismo e all’antisionismo”, a firma dell’On. Gasparri, è la prima risposta all’ondata di proteste di massa che finalmente da più di un mese attraversano il Paese contro il genocidio in Palestina. Dietro lo spauracchio dell’antisemitismo, si vuole in realtà impedire qualsiasi critica al governo Israeliano e alla dottrina politica sionista, maggioritaria in Israele e sostenuta dal Governo italiano, ma non certo tra i milioni di persone scese in piazza dal 22 settembre in poi. Il DDL1627 completa il processo in atto da anni, che vuole sottrarre la Shoah alla sua dimensione storica e politica e fornire un salvacondotto ideologico e morale alla politica sionista, al colonialismo israeliano, celando definitivamente la stortura politica, storica, ideologica alla base della fondazione e della storia di sangue di Israele, così che la politica e la natura di quello Stato non possano più essere messi in discussione, come invece sta avvenendo con forza in Italia con le imponenti manifestazioni di piazza cui abbiamo partecipato da protagonisti.La cosa più inaccettabile è che tutto questo è orchestrato dagli eredi del MSI, antisemiti per eccellenza e negazionisti della Shoah, che costruendo un collegamento diretto e indebito tra antisemitismo e antisionismo, provano a fermare l’ondata di sdegno per il genocidio in corso in Palestina. Oltre a sanzioni pecuniarie e penali gravi per atti di antisemitismo che si nascondono per questo governo “sotto la veste di antisionismo, dell’odio contro lo Stato ebraico e del suo diritto a esistere e difendersi”, si prevedono anche corsi per studenti, volti a contrastare l’antisionismo. I nostri partigiani che hanno combattuto l’antisemitismo vero dei nazifascisti si stanno rivoltando nella tomba: questa strumentalizzazione è vergognosa!Se questo DDL venisse approvato, andrebbero processati i migliaia e migliaia fra professori e professoresse che proprio nelle ultime settimane hanno dedicato parti delle loro lezioni a parlare del genocidio operato sul popolo palestinese e del ruolo criminale di Israele; lo stesso andrebbe fatto con gli studenti e le studentesse che occupano contro la complicità italiana con Israele, magari sbarrando la bandiera israeliana, che cantano “From the river to the sea, Palestine will be free” o che coprono con mani di vernice i volti di Netanyahu e Ben-Gvir, come gli studenti di OSA stanno facendo in queste ore. Il governo Meloni vuole mettere il bavaglio alle scuole e punire chi dissente, in perfetta linea con la peggiore tradizione fascista, usando lo spauracchio dell’antisemitismo, un’ideologia che non appartiene per nulla alla scuola italiana, ma al massimo ai partiti di Governo.
Fino ad ora, contro la mobilitazione in corso, ci avevano propinato la retorica della “scuola neutra”, che deve parlare solo di aspetti didattici e tecnici, una scuola a immagine di Valditara e dagli USR come quelli del Lazio, che voleva bloccare le mozioni dei collegi docenti contro la politica sionista e a favore del popolo palestinese. Non possiamo e non vogliamo immaginare una scuola in cui criticare Israele è punibile, nonostante la realtà e la storia, mentre soldati dell’IDF possono tenere i loro corsi nelle scuole italiane, come successo a Milano.
USB Scuola e OSA sono molto chiare: c’è da combattere una battaglia culturale durissima, a partire da scuole e università, perché il sionismo è ammesso e praticato a tutti i livelli del nostro paese, aumentando giorno dopo giorno in intensità e violenza.Se il Governo attacca il dissenso, imprimendo questa nuova svolta autoritaria alla scuola, noi siamo pronti a ribloccare tutto, a partire dai nostri istituti. L’alleanza fra studenti e lavoratori della scuola che stiamo promuovendo è pronta a organizzarsi e mobilitarsi a difesa della democrazia nelle scuole e per il blocco di questo Ddl1627.Non ci metterete il bavaglio! Se ci proverete, bloccheremo tutto! Ancora una volta!