UNO DUE TRE... STELLA!!! è il gioco che stanno facendo sulla pelle dei precari e della scuola
Contro il congelamento delle graduatorie.
Contro la politica dei tagli.
Per la libertà di movimento dei lavoratori.
“Milleproroghe” è il decreto “calderone” che stanno discutendo in Senato, il suo nome racconta il nostro paese: rinvii e proroghe. Il 27/01 nelle due commissioni parlamentari Affari costituzionali e Bilancio, sono stati presentati emendamenti finalizzati allo slittamento di un anno scolastico dell’aggiornamento delle graduatorie provinciali della scuola. Se tali emendati fossero approvati, le graduatorie sarebbero congelate fino al 2012 e rimarrebbe inalterato l’attuale sistema dell'inserimento in coda dei provenienti da altra provincia, voluto dal governo in ossequio ai principi razzisti e ottusamente antimeridionali della Lega Nord.
Questo sistema, in combinato coi tagli che hanno investito specialmente le regioni del sud, hanno imposto enormi sacrifici ai lavoratori meridionali e ingigantito le paure e il senso di precarietà dei lavoratori del nord (soprattutto dei non abilitati inseriti solo nelle graduatorie d’istituto), per non parlare dei disagi creati alle scuole e agli USP sotto il profilo burocratico e amministrativo, coi conseguenti disservizi.
L’approvazione definitiva di tali emendamenti dipende anche dal pronunciamento, atteso per la fine di febbraio, della Corte Costituzionale sulle graduatorie di coda, già bocciate dal Consiglio di Stato e riesumate dal governo con un decreto ad hoc. Nel caso in cui anche la Consulta dovesse bocciarle, il governo riuscirebbe, con l’approvazione degli emendamenti in questione a salvare “le code”, aggirando per l’ennesima volta “l’ostacolo” della giustizia.
Per due anni, si è tentato di placare la rabbia dei precari offrendo loro, col “salvaprecari”, ridicoli posti di lavoro parasubordinato dietro la lusinga di un punteggio del quale oggi, col congelamento delle graduatorie, non potrebbero usufruire. E tutti sanno, dei tantissimi colleghi che stanno lavorando senza stipendio nelle scuole private pur di non perdere i punti!
MERITO, PROFESSIONALITÀ, PRODUTTIVITÀ: PAROLE VUOTE
IN BOCCA A VENDITORI DI ILLUSIONI E SFRUTTATORI.
Siamo contrari a qualsiasi sistema di reclutamento basato su discriminanti territoriali, dalle code attualmente in vigore al federalismo scolastico in arrivo, che violi i principi inderogabili di libertà di movimento dei lavoratori su tutto il territorio nazionale e di valutazione dei titoli acquisiti a prescindere dalla regione di provenienza.
E’ necessaria la riapertura delle graduatorie e il ripristino immediato della libertà di movimento dei lavoratori e, soprattutto, il ripristino dei posti tagliati passati e futuri, cosicché i lavoratori del sud non siano costretti dal bisogno ad emigrare, e tutti noi (del sud, del nord, precari o di ruolo) vederci aumentare i carchi di lavoro e i ricatti con l'eliminazione di quel poco di scuola pubblica rimasta.
Lanciamo, quindi, un forte appello a tutti i lavoratori a rispondere a chi vorrebbe che ci abbandonassimo a una lotta fratricida, unendo le forze anche in vista degli oltre 30.000 ulteriori tagli previsti per il prossimo anno scolastico, contro il vero nemico comune: la privatizzazione della scuola.