USB scrive al Ministero dell’Istruzione perché garantisca la sicurezza dei lavoratori in DAD
Il MI ha proposto un CCNI integrativo sulla cosiddetta DDI (che è Didattica a Distanza a tutti gli effetti, non integrandosi con null’altro), firmato dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi, dove nulla si dice sulla sicurezza delle condizioni di lavoro dei docenti in DAD e degli studenti.
USB scrive al MI per avere risposte in merito. Un lavoratore che stia almeno 20 ore alla settimana al videoterminale ha precisi diritti stabiliti dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/2008, modificato da D.Lgs 106/2009): almeno 15 minuti di pausa ogni due ore e una postazione adeguata in primo luogo. Invece sappiamo che i DS fanno a gara a far recuperar eventuali pause nelle formule più assurde e che né le nostre cattedre a scuola, né tanto meno le scrivanie e le sedie delle nostre abitazioni sono adeguate a svolgere tale lavoro. La responsabilità della sicurezza del lavoratore è a carico de Dirigente Scolastico, che ha funzione di datore di lavoro, non dimentichiamolo, ma nel protocollo sulla sicurezza firmato in primavera dai sindacati concertativi non si fa cenno a queste questioni, come non si trattano nel già citato CCNI.
Non solo, questa condizione di lavoro inedita crea nuove condizioni di fragilità, chi ha problemi muscolo scheletrici o di vista ha il diritto a più pause e questa questione deve essere affrontata dal medico competente, anche su questo il MI colpevolmente tace.
Siamo stati messi in condizioni di totale insicurezza nelle scuole, fino a vederle chiudere in gran parte dopo solo un mese di lezione, ci è stata imposta quella metodologia aberrante che è la DAD e ci è stata imposta in condizioni di totale disinteresse per la nostra salute.
Anche per questi motivi il 25 novembre USB Scuola sciopera: vogliamo che il diritto alla salute dei lavoratori sia rispettato! Esigiamo che le condizioni di lavoro siano gestibili in totale sicurezza!