USB Scuola per una mobilità reale e giusta: il 10 maggio è sciopero!

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La nostra piattaforma pone al centro la richiesta di una mobilità equa, che risolva il problema di migliaia di lavoratori costretti forzatamente a vivere lontani da casa.
Il CCNI sulla mobilità, infatti, ha recepito per intero lo scellerato CCNL (peraltro già scaduto) firmato da CGIL, CISL, UIL e, con un vero colpo da strateghi, Snals e Gilda solo dopo le elezioni RSU. La mobilità voluta dai sindacati firmatari è un contratto terribilmente vincolante in quanto:
•    costringe i lavoratori a non spostarsi per 3 anni dalla scuola ottenuta nel caso in cui venisse soddisfatta la richiesta analitica (ovvero la scuola) o sintetica relativa al distretto sub-comunale;
•    riduce di anno in anno le aliquote destinate alla mobilità interprovinciale in favore della mobilità professionale, fino a portarle al 25% dei posti disponibili dopo i trasferimenti comunali e provinciali.
Quest’anno, poi, le procedure prevedono tempistiche molto strette (il 20 giugno si sapranno gli esiti) e pertanto non sarà possibile includere le disponibilità dei posti liberatisi con i pensionamenti “quota 100” (hanno presentato domanda circa 17.000 lavoratori). I posti disponibili saranno quindi inferiori a quelli effettivi e sarà più difficile per tutti riavvicinarsi a casa, in particolare per tutti quei docenti trasferiti coattivamente in virtù dell’algoritmo della 107.
USB Scuola chiede la possibilità di fruire nelle operazioni della mobilità dei posti di quota 100, attraverso uno slittamento delle date di assegnazione dei posti. In questo modo potranno essere anche avviate con maggiore efficacia, e con numeri reali, le operazioni di immissione in ruolo per il prossimo anno scolastico, consentendo un corretto avvio dell'anno scolastico al 1 settembre per tutti i lavoratori.
Per una mobilità reale e giusta, saremo in piazza il 10 maggio ed invitiamo ad aderire allo sciopero che ha come obiettivo la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola!