Mascherine FCA: no alle mezze misure di Bianchi e Speranza, vanno ritirate tutte
Con una circolare su segnalazione del Ministero della Sanità, il Ministero dell’Istruzione ha disposto il ritiro da tutte le scuole delle mascherine FCA, risultate non conformi alle verifiche di un Ente certificatore su iniziativa della Onlus Rete Iside, che si occupa di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’organizzazione studentesca Osa e del sindacato USB Scuola.
Rete Iside, USB e Osa già a gennaio 2021 avevano interessato la magistratura con un esposto-denuncia, dopo essersi sobbarcate l’onere di far verificare a proprie spese le mascherine FCA, oggetto di numerose segnalazioni da parte di studenti e personale scolastico.
Finalmente a nove mesi di distanza dalla denuncia, il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione si sono attivati, ma solo parzialmente, delegando alle scuole il compito di verificare se, tra la propria dotazione, ci fossero mascherine riconducibili a due codici di prodotto FCA, che includono molti lotti di produzione.
Il tutto senza preoccuparsi di verificare se anche altre mascherine, distribuite successivamente dalla stessa FCA nelle scuole di tutta Italia, fossero conformi alla norma. Nessuno può oggi affermare che gli altri lotti di mascherine FCA, che circolano a milioni nelle nostre scuole all’apertura del nuovo anno scolastico, siano adatte e garantiscano la salute dei ragazzi e del personale scolastico.
Alla riapertura in presenza delle scuole in tutto il Paese è assolutamente necessario che i ministeri si attivino per ritirare TUTTE le mascherine FCA, sostituendole con mascherine a norma.
Le mezze misure dei ministri Bianchi e Speranza sono inaccettabili e certificano un totale disinteresse per la salute e per l’attuazione corretta delle normative in vigore. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di studio non si barattano con gli interessi delle imprese.
Rete Iside Onlus
USB Scuola
OSA