Personale Ata: "Vola Gigino resta Gigetto!" Tante chiacchiere al vento, quanti tagli veri. Ci vogliono almeno altri 72 mila posti, oltre alla stabilizzazione di tutti i precari, per far funzionare la Scuola!

Ne stiamo leggendo di tutti i colori sulla sorte di 210 mila ATA, lavoratori della scuola.

Renzi aveva promesso “solo” 2.020 posti in meno, in finanziaria.

CGIL, CISL e UIL hanno dichiarato che questi posti sono stati “recuperati” in organico di fatto.

Detto, ma non fatto!

Lo scorso anno l'organico era pari a 210.561 unità.

Oggi, dopo il “duro” intervento dei sindacati, l'organico previsto è di 208.716.

Solo 1.845 posti in meno! La minaccia di coltello e forchetta nei confronti del “ Faraone” ci ha fatto recuperare ben 175 posti su tutto il territorio nazionale.


Nel frattempo senza colpo ferire è passata la modifica dei parametri per il calcolo degli organici ATA, che garantisce oggi il taglio di 1.845 posti ma che ci trascineremo chissà per quanti anni a venire, proprio come tutti i tagli della “vituperata” Riforma Gelmini. (vedi allegate)


Ma non è finita qua: la doccia fredda quella tremenda è un'altra.

Il Miur ha dato una prima comunicazione, a giugno: sono state richieste 6.243 assunzioni per il personale ATA. Cifra irrisoria che avrebbe coperto a mala pena i posti lasciati dai pensionamenti.

Ma subito dopo al Ministero si accorgono della circolare 1/2015 del Dipartimento della Funzione Pubblica datata 29 gennaio 2015 (oibò!)


www.funzionepubblica.gov.it/TestoPDF.aspx


e fanno sapere che tutti i posti vacanti e disponibili per il personale ATA saranno accantonati per la mobilità del personale delle provincie soppresse.

Tutto confermato il 10 agosto nelle “Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al

personale docente, educativo ed A.T.A.” 1


Bloccate, dunque le 6.243 assunzioni e TUTTE le supplenze sui posti vacanti e disponibili, circa 30 mila, non più date nel rispetto delle graduatorie provinciali ma con le graduatorie d'istituto creando la contraddizione tra chi si vedrà disoccupato anche con un buon punteggio solo perché ha fatto domanda in una scuola dove non ci sono posti o in troppi vi hanno fatto domanda, e chi nella situazione opposta, con minor punti lavorerà.

Il rischio peggiore è la mala abitudine dei Dirigenti Scolastici a cui passa la palla, di stipulare in questi casi contratti di supplenze brevi (applicando l'art.19 del CCNL 2009) abbattendo prerogative e diritti (dalla malattia a permessi) dei contratti annuali a lavoratori precari storici.


( il caso Abruzzo conversione contratto supplenza breve in annuale 2012/2013

scuola.usb.it/index.php

)


D'altra parte è proprio sui Dirigenti Scolastici che il Miur scarica “il problema” di assolvere, con mezzi insufficienti o inesistenti, alla responsabilità diretta del funzionamento dell'Istituzione Scolastica soprattutto per ciò che concerne le condizioni di sicurezza, e il numero di dipendenti chiamati alla sorveglianza è sicuramente il “parametro” principale.


Torniamo al personale delle Provincie, caso estremo di spending review al fine di “riformare” tutta la Pubblica Amministrazione con la chiusura di uffici, distribuzione di funzioni di pubblica utilità (dall'edilizia scolastica alla cura delle strade) ma soprattutto mobilità di fatto coatta dei lavoratori, quasi 20 mila, che devono trovare una collocazione nella “lunga” attesa della pensione.

Assorbiti dalla grande macchina del Pubblico Impiego, che vede di fatto cancellati complessivamente altri 20 mila posti.


Come dicevamo la circolare applicativa del Dipartimento della Funzione Pubblica (ministro Madia) è del gennaio 2015 data di entrata in vigore della 190/2014 cosa prevede?2

Una procedura scadenzata e articolata che vede in primis le amministrazioni locali e le Regioni impegnate a definire modalità e risorse (umane e finanziarie) per l'assorbimento del personale e dei compiti prima affidati alle provincie, tutte le amministrazioni statali a fornire anch'esse le risorse preventivate per assunzioni con “nuovi” fondi per il 2015-2016 o come il Ministero di Giustizia a definire un bando per il personale delle province specifico per coprire più di 1.000 posti scoperti.


Ad oggi, si sa che le Regioni e i Comuni non hanno completato questa procedura, ne tanto meno ci è noto quanta sia stata la disponibilità data dal Miur.

Una cosa è certa: con il blocco delle assunzioni e delle supplenze il Miur ha “strafatto”.

  1. i posti messi a disposizione per il personale delle province è sicuramente molto superiore alle necessità anche prevedendo, cosa impossibile, che tutti vogliano transitare nella scuola;

  2. come indicato al comma 425 dell'art.1 della legge 190/2014 le disponibilità vanno calcolate al netto di quelle “finalizzate all'assunzione dei vincitori di concorsi pubblici collocati nelle graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge.” e purtroppo le nostre graduatorie permanenti sono piene di vincitori di concorsi per titoli ed esami!

  3. Inoltre, non andrebbe dimenticato dal Miur che parte dei posti che oggi andrebbero in ruolo per il personale Ata sono stati definiti e finanziati già nel 2013 con il “piano triennale di assunzioni”.

E una domanda, forse banale, ma come si possono inserire nella categoria “amministrativi” i collaboratori scolastici?


A questo punto, tra esternalizzazioni, accantonamenti per i lavoratori delle Provincie, per i docenti inidonei, per gli ITP è evidente il vero scopo delle politiche di tutti i Governi dal 2005 ad oggi, il personale ATA va massacrato per permettere la sua completa privatizzazione.


Il collaborazionismo di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda sono sfacciati, mostra inoltre la completa inutilità di questi signori, che non riescono più neppure ad ottenere un tavolo a cui sedersi.

Oggi chiedono di incontrare il Miur su temi e questioni su cui ormai già tutto è fatto, è preoccupante il loro interesse ad ottenere ciò che già il Governo sta facendo ai docenti: l'organico funzionale.


Partendo da alcuni dati di fatto:

dal 2004/2005 al 2014/2015 il numero degli studenti è aumentato di 200 mila unità

il personale ATA è diminuito di oltre 50 mila unità


dal 2005/2006 al 2015/2016 se pure il numero degli studenti fosse costante, senza considerare l'aumento delle difficoltà e della complessità sociale che stiamo vivendo e che si riversa nella scuola, possiamo calcolare nel rapporto numero studenti/lavoratori un aumento medio dei carichi di lavoro pari al 28,4% .


Tale aumento di carichi di lavoro dovrebbe essere coperto dal 28,4% dei 255 mila del 2005 cioè almeno 72 mila unità in più di personale!

In totale per il prossimo anno servirebbero 281 mila unità di personale ATA.


Si potrebbero stabilizzare tutti i precari attualmente in servizio e inoltre internalizzare i servizi e i quasi 12 mila lavoratori (ex lsu e co.co.co.), trovare i posti per i lavoratori della Provincie, recuperare i posti dei precari statali più giovani sbattuti fuori dalla scuola in questi anni e dare altri 10 mila posti ai giovani che nel nostro paese sono diventati carne da macello, lasciati senza lavoro e senza alcuna prospettiva.

SI DICE CHE LA SCUOLA È LA FUCINA DEL FUTURO, LO PUÒ ESSERE

SE C'È IL RISPETTO DELLA DIGNITÀ DEI LAVORATORI E PUÒ ESSERE ESEMPIO DI COME IL FUTURO SI COSTRUISCE

COMBATTENDO DISOCCUPAZIONE ED IGNORANZA.


In 10 anni la spesa per l'istruzione in Italia è scesa di oltre il 5% sul bilancio dello Stato3, tra tagli agli organici, finanziamenti e stipendi in discesa, nel frattempo il debito pubblico è aumentato di oltre il 50% arrivando, proprio quest'anno. al suo record storico di 2.218.200 di milioni di euro!


É forse arrivato il momento rimandare al mittente pretese assurde, menzogne e prepotenze perché ogni loro ricetta di uscita dalla crisi o anche solo di ripianare il debito pubblico sono alla prova dei fatti un fallimento che sta trascinando tutti alla fame, in Italia come in Grecia.

Ci vuole un sindacato che davvero sia il sindacato che serve ai lavoratori, con una visione complessiva degli interessi dei lavoratori pubblici e che sappia unirli a tutti gli altri.


Roma 18 agosto 2015

1 MlUR -AOODGPER - Direzione Generale Personale della Scuola Prot. n. 0025141- 10/08/2015 - USCITA

Anno scolastico 2015/2016 - Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A. Pag. 6

2- CONFERIMENTO DELLE SUPPLENZE AL PERSONALE ATA

A tale riguardo, occorre, tuttavia, evidenziare che dalla lettura dei commi 422 e successivi dell'art. l della legge 190/2014 si ricava un espresso divieto di procedere alle assunzioni a tempo indeterminato, a pena di nullità, con esclusione del solo personale non amministrativo del comparto scuola, in attesa del completamento delle procedure di ricognizione e di mobilità del personale delle province e delle città metropolitane da ricollocare presso altre amministrazioni. Da ciò discende che, in attesa della ricollocazione del suddetto personale, non sarà possibile

procedere al conferimento di supplenze annuali (su posti vacanti e disponibili) attingendo dalle graduatorie provinciali permanenti di cui all'art. 554 del D.L.vo n. 297/94 e in caso di esaurimento delle predette dagli elenchi e graduatorie provinciali predisposti ai sensi del D.M. 19.4.2001, n. 75 e del D.M. 24.3.2004, n. 35 e le nomine su tali posti saranno effettuate ai sensi dell'art. 40, comma 9, della legge 449/1997 con supplenze fino all'avente diritto, utilizzando a tal fine le graduatorie di circolo e di istituto.


2 Legge 190/2014 Art.1 comma 425. La Presidenza del Consiglio dei ministri -- Dipartimento della funzione pubblica avvia, presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, le universita' e gli enti pubblici non economici, ivi compresi quelli di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con esclusione del personale non amministrativo dei comparti sicurezza, difesa e Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del comparto scuola, AFAM ed enti di ricerca, una ricognizione dei posti da destinare alla ricollocazione del personale di cui al comma 422 del presente articolo interessato ai processi di mobilita'. Le amministrazioni di cui al presente comma comunicano un numero di posti, soprattutto riferiti alle sedi periferiche, corrispondente, sul piano finanziario, alla disponibilita' delle risorse destinate, per gli anni 2015 e 2016, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato secondo la normativa vigente, al netto di quelle finalizzate all'assunzione dei vincitori di concorsi pubblici collocati nelle graduatorie vigenti o approvate alla data di entrata in vigore della presente legge. Il Dipartimento della funzione pubblica pubblica l'elenco dei posti comunicati nel proprio sito istituzionale. Le procedure di mobilita' di cui al presente comma si svolgono secondo le modalita' e le priorita' di cui al comma 423, procedendo in via prioritaria alla ricollocazione presso gli uffici giudiziari e facendo in tal caso ricorso al fondo di cui all'articolo 30, comma 2.3, del decreto legislativo n. 165 del 2001, prescindendo dall'acquisizione al medesimo fondo del 50 per cento del trattamento economico spettante al personale trasferito facente capo all'amministrazione cedente. Nelle more del completamento del procedimento di cui al presente comma alle amministrazioni e' fatto divieto di effettuare assunzioni a tempo indeterminato. Le assunzioni effettuate in violazione del presente comma sono nulle.

3dal 9,8% del 2005 al 5,01% della spesa pubblica in Italia destinata all'Istruzione (fonte Ragioneria dello Stato)