Precariato: la UIL dice no a sciopero e proteste. Chiediamo subito assemblea nazionale sul precariato
La UIL, durante l’assemblea regionale che si è tenuta nella giornata di oggi a Milano, ha palesato la natura del suo intervento per la risoluzione della questione dei docenti precari con tre anni di servizio, proponendo da un lato un concorso non selettivo, ma dall’altro rifiutando qualsiasi iniziativa di sciopero sul tema del precariato o di blocco degli scrutini. Un sindacalista che dichiara che lo sciopero è “inutile e costa troppo” non è altro che il rappresentante di un sindacato che sta abdicando completamente al ruolo di sindacato di lotta e si limita a cercare di accaparrarsi qualche iscritto sulla pelle dei precari, preferendo percorsi “sottobanco”, con lo scopo di dividere i precari e impedire azioni conflittuali e rivendicative. Ancora più desolante è l’Anddl, l’associazione professionale il cui presidente è anche responsabile nazionale dei precari UIL, che ha rinunciato in toto alla propria articolata piattaforma programmatica, che comprendeva anche un percorso abilitante speciale e la graduatoria nazionale, accettando supinamente l’unica richiesta UIL di concorso non selettivo, senza alcuno spazio di ulteriore di manovra politica e sindacale.
Avevamo detto che l’assemblea sarebbe stata una semplice presa in giro per cercare di accreditarsi sulla questione precariato e così è stato, senza alcuna proposta di mobilitazione concreta, a partire dal rifiuto di qualsiasi iniziativa che coinvolga altre realtà precarie e sindacali.
Facciamo appello a tutte le realtà precarie autonome per l’avvio di un percorso che porti ad una grande assemblea nazionale e ad iniziative di mobilitazione concrete che abbiano come obbiettivo uno sciopero sul tema del precariato e il blocco degli scrutini per il mese di giugno.